Fashion Show

Le Fashion Week anglofone Spring Summer 2014

Sono in partenza per la Milano Fashion Week (che in realtà per me sarà un Milano Fashion Week-End), ma prima di iniziare a commentare le passerelle italiane vorrei tornare un attimo indietro e parlarvi di quelle che potremmo chiamare le “passerelle anglofone” comprendendo sia la New York Fashion Week che la London Fashion Week.

Voi direte, era ora che ci aggiornassi dopo l’unico post sul primo giorno di sfilate NewYorkesi!

Il vero dramma sapete quale è? La mancanza di fantasia e creatività. Io, da umile osservatore, ho notato che la NYFW non solo è stata debole, ma non ha lanciato nemmeno dei messaggi o dei segnali di cambiamento nel costume. Non c’è stato uno stravolgimento dei canoni, non c’è stata nessuna novità. Mi chiedo allora come sia possibile che una delle città più frenetiche del mondo sia così piatta a livello creativo, ma soprattutto soggiogata dalla parte commerciale.

Speravo di scrivere giorno per giorno fiumi di parole sui grandi nomi americani, mentre gli occhi rimangono ben saldi e puntati sugli astri nascenti. Non si può rimanere indifferenti alla vista dei mix and match di Prabal Gurung dall’influenza profondamente “Pradesca”; della logomania di Alexander Wang che trasforma la sua firma in sofisticati pattern simili al Principe di Galles o in intagli di pelle laser-cut; ed infine Tess Giberson con i motivi tartan rivisitati nei toni nude e pastello introducendo contaminazioni astratte alla  Mondrian.
 
 

Prabal Gurung
Alexander Wang
Tess Giberson

 

La vera novità però arriva da una fiacca Londra, letteralmente fiorita a nuovo splendore contemporaneo grazie a Christopher Kane, che ha trasformato le noiose pagine schematizzate di un manuale di biologia in prati primaverili declinati su top e gonne laser-cut. La sua collezione è unica e non copia nessuno ( nonostante il tema degli “erbari” sia un evergreen per le collezioni estive), anzi, il suo “discorrere creativo” lo porta ad affidarsi a più temi realizzando abiti dall’ appeal high tech con mollette e fili metallici o incredibili mise stile carta da zucchero con vivaci effetti olografici. È piacevole, iconico e forse anche difficile da indossare, ma è nuova linfa per il fashion system inglese.

Concludo il reportage con un’osservazione sui trend: tornano le fantasie scozzesi, ma sono rinnovate e si smaterializzano in leggere sovrapposizioni di pizzo floreale.
 
 
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Photo credits: style.com

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

3 Comments on “Le Fashion Week anglofone Spring Summer 2014

  1. Ciao Alessandro,

    Condivido la tua recensione.
    NY debole, poco creativa, pochi spunti stilistici, pochi giochi di stile. Per Londra, Cristopher Kane si riconferma un direttore creativo all’avanguardia e pieno di stimoli. Sarà il Gianni Versace degli anni ’10. Ho trovato bella anche Burberry, perchè sempre nuova e propositiva. A oggi posso dirti che Milano sta battendo le altre due capitali (note per la loro contemporaneità e avanguardia). In attesa di Parigi…
    Un abbraccio,

    Viola (Fashi-off)

  2. Non avevo visto Kane (figuriamoci, già seguo poco la MFW, non vado a buttare il naso a Londra!), ma devo dire che da queste foto mi piace molto, forse un po’ troppo ampio come discorso, ma intrigante. Bravo, sicuramente uno dei migliori astri nascenti stranieri.
    Da Milano mi aspetto molto, è una FW totalmente rifatta e molto coinvolgente!
    New York, invece, abbiamo il coraggio di dirlo, vale poco, se la città non fosse New York e se non ci fosse Vogue non credo sarebbe una FW così riconosciuta. Si salveranno in meno di 10.

  3. Non ero riuscita ancora a vedere nulla della London Fashion Week..Kane ha davvero proposto delle creazioni interessanti!!
    La settimana della moda a New York è carina, ma è raro che proponga delle novità trascendentali…purtroppo!
    Attendo le impressioni del tuo MFWend per vedere se coincidono con le mie!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.