New York e Londra stanno rivendicando la possibilità di avere delle fashion week maschili indipendenti grazie al proliferare di brand che riescono ad attirare sempre più l’attenzione di buyers e media. E’ quindi venuto il momento di analizzare i trend visti in passerella. Non ci dobbiamo aspettare grandi innovazioni, anche perché come sappiamo, lo stile e l’eleganza maschile devono rispondere e rispondono a dei diktat e canoni classici sui quali gli stilisti si sbizzarriscono con variazioni su tema. | New York and London are aiming to have an independent men’s fashion week thanks to the increasing number of menswear brands. Media and buyers are looking for this kind of anti-Italian brands, so it’s time to analyze even the American trends seen on the catwalks. We don’t have to expect great innovations, because men’s style must respond to the dictates of classical canons which the designers like to play with. |
In senso orario/Clockwise: Boy by Band of Outsiders; Michael Bastian; John Bartlett; DKNY; Robert Geller |
Il colore predominante è in assoluto il marrone, dalle tinte più calde e corpose come il ruggine o il terra di Siena, declinate su velluti lisci o a coste; fino al melma, il seppia o il tanno (legno usato nella concia del cuoio), più spenti e adatti a maglioni in lana e montoni in pelle. | Brown is definitely the predominant color: from the warmer nuance of rust or Sienna, declined on velvet or corduroy; to the more flat slime brown, sepia or tanno (wood used in the leather tanning), suitable for wool sweaters and sheepskin jackets. |
In senso orario/Clockwise: Tim Coppens; Michael Bastian; Boy by Band of Outsiders; DKNY; Nicholas K |
Non mancano le gradazioni chiare e neutre che dall’ocra pallido passano al khaki immaginate per completi e capispalla. | More neutral shades as pale ochre, khaki and beige are perfect for suits and jackets. |
Altro trend il motivo checked tartan (fantasia scozzese) rivisitata in più tinte e dimensioni: dalle grandi trame sui capispalla oversized e con applicazioni di Liberty, alla versione più piccola e classica di John Bartlett. | The checked tartan pattern is another trend of the season. It’s revisited in more colors and sizes: from the large version on oversized studded jackets (Liberty), to the smallest one on the classic garments by John Bartlett. |
Checked tartan dalle dimensioni maxi sui pantaloni attillati di Michael Kors o sui baggy pants di Duckie Brown da abbinare alle giacche in tinta unita e attillate in vita. | Maxi tartan patterns on Michael Kors slim fit trousers, contrasting with huge fur coat; or on the Duckie Brown baggy pants combined with monocolor jackets tight at the waist. |
Infine, le stampe, vera passione e cifra stilistica della maison catalana Custo Barcelona che sembrano rifarsi alle opere di Basquiat e ai giochi optical di Escher. Tra gli irriverenti designer NewYorkesi, c’è l’immancabile Jeremy Scott che reinterpreta la tastiera del pc su total look e pantaloni. L’effetto ricorda il muro di mattoni visto già da Moschino a Milano e Jean Paul Gaultier a Parigi, ma con un twist high tech. | Finally, the prints, the stylistic feature of the Catalan fashion house Custo Barcelona that seem to refer to the works of Basquiat and to the optical effects by Escher. Among the most famous urban-street NewYorkers designers, there is the irreverent Jeremy Scott, who reinterprets the PC keyboard on total looks and pants. The effect is a reminiscence of the brick wall already seen at Moschino in Milan and Jean Paul Gaultier in Paris, but with an high tech twist. |
Una cosa che ho sempre invidiato alle donne è che possono sbizzarrirsi ogni giorno con dei look completamente diversi, mentre per i maschi ci può essere la “variazione in tema”, ma il format di base è sempre quello. Io spero che col tempo questa regola possa essere superata e quindi ben vengano le sperimentazioni che si possono vedere nelle foto delle varie sfilate che hai commentato. Complimenti!!!
Alcuni capi li farei indossare al mio ragazzo ma so già che lui si rifiuterebbe..è quadrato di mente in fatto di moda.
♥♥♥♥♥♥♥♥
kiss
Erika
My Free Choice
Ciao Erika!
Ahahhaha Ma dai…digli di stare più che tranquillo. In fin dei conti New York non ha portato così tanti cambiamenti nel guardaroba maschile! Certo forse la pelliccia è azzardata…per quella possiamo fare a meno! 😉
some interesting pieces there that i like.
http://halfwhiteboy.blogspot.com/
Thank you so much for your support and comments! 😉