Dopo Firenze è il turno di Milano Moda Uomo Autunno Inverno 2011, in cui, nonostante la crisi, su alcune passerelle sembra prendere vita un nuovo tipo d’inverno caratterizzato da tinte brillanti. Come al solito tanto nero e grigio, ma sempre più spesso cominciano ad insinuarsi positive e vivaci punte di colore.
Burberry Prorsum esordisce con cappotti lunghi in fantasia scozzese o tinta unita, passando per dettagli in vacchetta, cavallino e pelliccia, per poi finire con una doccia in passerella, dalla quale ripararsi grazie alle mantelle trasparenti rifinite in nero. Tra i dettagli, tante borse dalle linee più svariate, unico dictat la bicromia.
Costume National Homme si mantiene su giacche dal taglio classico e nei toni scuri da cui ogni tanto fanno capolino girocollo a righe bicolor. Punte di ocra su giacche e cappotti rifiniti con dettagli in pelle nera che sagomano la figura. Gran finale in nero con accessori in pelliccia come il pendente per la pochette lucida.
Dolce e Gabbana esordiscono apparentemente in sordina con tinte grigie e scure, ma la novità sta nelle forme. Infatti è un uomo giovane quello di Dolce e Gabbana, con il cavallo quasi a mezza coscia e la giacca accorciata per dar risalto alla vita. La tradizione rimane, ma è rivisitata. Piano piano spunta anche il colore, un trionfo di rossi, fantasie e anche paillettes per la sera.
Ermenegildo Zegna propone outfit polimaterici con tessuti e pelle. La palette di colori è caratterizzata dalle nuance Terra di Siena che sfumano al palissandro dei maglioni. Il grigio rimane come colore basic per il giorno, mentre per la sera sono proposti completi con dettagli lucidi bicolori neri e marroni.
Da Ferrè tagli old style con maxi spalline e fantasie classiche dal checked, al gessato fino al principe di Galles. Per la sera velluto blu e rosso con cappotto in doppiopetto rigorosamente nero.
Mix di colori acidi per i completi e la maglie over size di Jil Sander nettamente contrapposti al look ancient London di John Varvatos che punta su silhouette slim e multistrato.
Roberto Cavalli non rinuncia all’eleganza del completo monocolor interpretandolo in due modi: colorato e accessoriato con dettagli Far West Style oppure scuro e dandy con maxi papillon e bavero di satin.
Bottega Veneta interpreta l’antracite in tutte le sue sfumature e lo abbina a sgargianti variazioni dei colori primari. Alla lana si accostano le lavorazioni in pelle degli accessori, dei pantaloni e delle giacche. Per la sera, giacche di velluto nero abbinate a leggeri pantaloni antracite e camicie ton sur ton.
La creatività di Emporio Armani si ispira al mondo dello sport e alla comodità dei movimenti. Il famoso greige Armani (grigio+beige) viene declinato su capi destrutturati che facilitano i movimenti e cadono morbidi sul corpo. Inserti di pelle e pellicce fanno capolino sin dalle rifiniture interne per poi manifestarsi sui baveri dei giacconi.
Missoni propone un look da pastorello agreste con il cappello che copre metà volto e stratificazioni di lana multicolor nelle nuance tenui con base grigia. Nella seconda parte della sfilata compaiono colori caldi e trame checked o multistripes.
Salvatore Ferragamo propone i classici del guardaroba maschile evitando il clichè dei colori scuri, anzi si passa dal total white, alle terre, fino addirittura ai blu e i verde Veronese. Lana, pelle e completi in suede vengono arricchiti da accessori ton sur ton come cappelli, sciarpe e borsoni.
Prada porta all’estremo le forme over allungando le maniche ed estendendo le spalline creando una figura dal busto rettangolare che piano piano va a stringersi fino alle caviglie. In alcuni casi i pantaloni sono risvoltati al ginocchio effetto pinocchietto, con tanto di calzino alzato. Alle giacche nere si alternano giacconi in suede con decori geometrici multicolor. Tra gli accessori, il nuovo must, le valige rettangolari.
La ribelle Vivienne Westwood opta per un gran caos stilistico, uomini femminei con labbra definite dal rossetto e capelli impomatati con tanto di ondina anni ‘20, indossano pantaloni a vita altissima e stretti alla caviglia. Per il sopra, fantasie romantiche con pappagallini in amore e maxi cuori, o classici checked tartan. Mix di colori e stili che abbinano formale e informale, giacche e pantaloni larghi con cavallo a mezza coscia, insomma, il classico mondo parallelo di Vivienne.
John Richmond propone il look aggressivo, ma niente teschi, stavolta è un fatto di materiali. Pelle nera per pantaloni e giacconi incorniciati con maxi pellicce fino a metà coscia. Total black polimaterico anche per la sera ad eccezion fatta per un completo candido, quasi angelico, con maxi collo di volpe effetto Re delle Nevi.
Marni continua la sua tradizione nello studio di forme semplici ed essenziali che coprono totalmente il corpo, non costringendolo. Palette di colori spenti: cammello, blu navy e nero. Maglioni oversize di lana a trama grossa, camicie a fantasia floreale e pantaloni extra large.
Gucci anche per l’edizione Milano Moda Uomo Autunno Inverno 2011 ha rinnovato l’appuntamento delle sfilate con un divertente e-vent in streaming dove era possibile comunicare con la community Gucci Connect scambiando opinioni, oltre che contatti e blogs! La classica ventina di minuti di attesa pre-sfilata e poi tutti ai posti di manovra. Sbigottimento totale nella visione di un dettaglio in assoluto, il ritorno della zampa d’elefante. Frida Giannini dopo anni passati a studiare un modello contemporaneo di pantalone ultra skinny, poi allargatosi a sigaretta, desta scalpore proponendo la zampa d’elefante lunghissima che struscia terra coprendo anche le nappine dei mocassini. Palese l’ispirazione alla moda americana degli anni ‘70, con mitici echi allo Studio 54 e le glam icons che lo popolavano. Ricchezza e opulenza dei materiali: pellami pregiati come cocco e struzzo sia per le piccole murse che per giacche e capispalla. Pellicce e montoni abbinati a maxi borsoni da viaggio per l’uomo cosmopolita dall’aria retrò, ma che guarda verso il futuro. Palette di colori scura dal blu al nero con punte chiare di grigio e il prepotente ritorno del marrone.
Iceberg vivacizza i completi grigi dalle linee morbide e giovani con ultraleggeri maglioncini dai profondi scolli a v nelle tinte viola e ceruleo oppure con caldi oversize a strisce e sciarponi a trama grossa.
Ermanno Scervino pensa completi formali in grigio, marrone, blu e nero da sdrammatizzare con camice in denim o arricchire con pellicce in vacchetta o cavallino dall’ironia country.
Etro è pura poesia corale di marroni e bianchi. Le fantasie floreali sembrano dar vita ad un’anteprima della fioritura primaverile che lentamente dalle camicie scende sui pantaloni. Pellicce, cavallino e vacchetta coronano questi look studiati da perfetto dandy che per la sera può permettersi uno spezzato con sfacciata giacca in oro o bronzo.
La collezione D&G trae ispirazione dalla strada. Sembra infatti la sfilata di ragazzi comuni che postano forsennatamente autoritratti e foto sui loro street fashion blogs e già dalle prime uscite mi è sembrato di rivedere un piccolo Bryanboy che abbina pantaloni dai colori squillanti e dal cavallo basso con colli di pelliccia o giacconi dall’aria solenne. Così D&G è al passo coi tempi e con i veri compratori della linea giovane: un pubblico dallo stile gipsy e fuori dagli schemi che i tanti fashionographers cercano di catturare in ogni angolo delle grandi metropoli.
Versace, come non detto, propone cappotti trapuntati di pelle nera con marsupi dal richiamo sportivo che richiamano le imbracature multitasking per gli sport estremi. Nonostante qualche dettaglio dark, il resto della collezione è molto più fresco con punte di colore come i completi in blu cobalto o i maglioni geometrici viola, blu e fucsia su fondo grigio.
La collezione Moschino è dedicata ai giocatori dell’Aironi Rugby, la squadra per cui ha disegnato le divise. Nero, rosso e righe vengono reinterpretati per tutti gli outfits. Sapore dal retrogusto americano con giacche bicrome, felpine, look a righe per il top, e maxi calzettoni sopra i pantaloni; il tutto indossato con sportiva eleganza da sette giocatori dell’Aironi Rugby.
Alexander McQueen by Sarah Burton mixa uniformi, stile militare e sartorialità Londinese di Savile Row ottenendo un soldato contemporaneo dalle silhouette pulite e definite. I giacconi, così come gli shearling e i bomber diventano multistrato sapientemente costruiti con un effetto scultoreo che rende solenne la figura. Classica palette grigio, blu, nero con sprazzi di rosso acceso non solo nei dettagli.
Dean e Dan di DSquared optano per il rilancio del cappello a falda larga al quale abbinare jeans e giacche dal taglio formale, con stratificazione di maglioni, camicie e insoliti gilet-bustier o pseudo grembiuli da lavoro. Black leather essenziale così come la vita bassa dei jeans.
Giorgio Armani disegna le sue classiche linee morbide e ampie per l’uomo comodo e impeccabile nella sua pacatezza dei gesti. Colori tenui dal blu al grigio con particolare attenzione agli accessori: forme essenziali per le borse, sfumatura effetto invecchiamento per i mocassini con le nappine e inserti polimaterici per le Oxford stringate. Cappotti lunghi a doppiopetto o corti navy si alternano con shearling in cocco e interno di lapin.
Neil Barrett sembra ispirarsi all’ultra skinny delle tute da speed skating su cui ammassa maglie e maglioni oversize dimensionati otticamente dalle fantasie a righe orizzontali e racchiuse in grandi e abbondanti pellicce dalle tinte chiare.
Z Zegna, la linea giovane di Ermenegildo Zegna trae ispirazione dall’America del proibizionismo con pantaloni larghissimi e mocassini bicolore chiari che ricordano le ghette. La contemporaneità sta nella lavorazione dei materiali, pseudo high tech: i pellami sembrano diventare materiali plastici da modellare e con ottenere un nuovo tipo di voluminosità. Giacconi, giacche, capispalla e gli stessi accessori assumono un nuovo aspetto, quasi gommoso, ma resistente. La palette proposta varia dall’ocra al verde oliva per poi passare al grigio, nero e azzurro.