Londra, la città della moda dai continui cambiamenti, mai fedele a sé stessa e sempre innovativa, durante la London Fashion Week Fall Winter 2011 presenta tanti nomi nuovi pronti a decollare in Italia o Parigi, ma anche qualche vecchia conoscenza che torna in patria come Burberry.
Tante le tendenze per la London Fashion Week Fall Winter 2011:
i mix and match di materiali diversi, veri e propri patchwork, a volte elaborati e studiati nelle forme (Bora Aksu), altri molto più caotici, colorati come Vivienne Westwood, rigati per Cooperative Designs o gli stampati di Peter Pilotto.
Color Block, il colore come unica forza: neutro con punte squillanti come il rosso per Betty Jackson o il giallo di Acne. House of Holland punta sulle tinte pastello e Michael van der Ham gioca con la lucentezza dei velluti variando dai colori caldi ai freddi in contrasto con la calze nere.
Minimal: gli abiti di Ann Sophie Back Atelje, Osman e J.Js Lee sono caratterizzati da linee pure e sobrie, ma anche scultoree nelle giacche, nelle maniche e nel taglio delle tasche. Richard Nicoll, Paul Smith e Daks rimangono sobri ma interpretano una donna più intellettuale, con capi basici, a volte addirittura maschile, ma con la cura per i dettagli polimaterici.
Lavorazioni e applicazioni: intrecci di lana e fibre sintetiche caratterizzano le perfette ragnatele da indossare di Craig Lawrence, soffici, trasparenti e sensuali per le grandi soirée; molto più pesanti le lane scultoree di Mark Fast declinate in tutti i tipi di capi, dalle giacche all’abito da sera; laser cut per David Koma che gioca con pieni e vuoti di pois modellando le linee di gonne e abiti e divertendosi con dettagli in lapin così come Jhon Rocha mixa pellicce e pizzo.
Applicazioni di pelliccia, piume e preziosi per Felder Felder che punta su uno stile rock sfumato di blu. Jasper Conran si mantiene minimale nella composizione, esaltando solo il collo di pelliccia a pelo lungo nell’abito da sera. House of Holland e Nicole Farhi applicano paillettes e bijoux sulla seta colorata e stampata creando effetti tridimensionali e di brillantezza per i cocktail dress, mentre lo scintillio di Antonio Berardi e Temperley London è conferito dal tessuto di base, il pizzo e le sue trasparenze.
Infine, il trend più importante di tutti, le stampe: dei generi più svariati e onnipresenti in quasi tutte le collezioni. C’è la versione ironica che simula lo schizzo di un designer, una sorta di rivisitazione stilizzata della Bond Girl pensata da Antonio Berardi, a destra un’Ursula Andress dei nostri tempi che esce dall’acqua, a sinistra il little black dress per ogni spia che si rispetti. Si sbizzarrisce in campo artistico il gruppo musicale londinese The Rodnik Band, conosciuti in Italia per la collaborazione con OVS in cui ripropongono i loro capi ispirati al surrealismo e alla Pop Art, e mantenendosi fedeli al loro credo, in passerella hanno sfilato non solo l’orinatoio di Duchamp, ma anche l’aragosta di Dalì in versione abito da sera, i fumetti di Roy Lichtenstein e le composizioni di Piet Mondrian. Per quanto il connubio riproduzioni d’arte e moda sia ben noto da tempi immemori con Yves Saint Laurent e Mila Schon, questo gruppo di giovani riesce a ravvivare l’idea rendendola accattivante per un pubblico giovane che sicuramente non conosce la storia della moda, e purtroppo, a volte nemmeno la storia dell’arte.
Sempre nel filone d’arte ho voluto considerare anche Basso & Brooke, che con i loro stampati sembrano riprendere alcuni quadri futuristi, nei colori, nei movimenti, negli oggetti, ricordano i cosiddetti aeropittori che giravano l’Italia sui velivoli rappresentandola attraverso suggestive vedute in movimento, mista alla natura selvaggia e naif di Antonio Ligabue.
Il floreale è un altro genere di stampe sempre in voga: mini, maxi e stilizzati per Jonathan Saunders, dipinti,raffinati e curati in ogni dettaglio per Erdem, o simil tappezzeria damascata per Clements Ribeiro.
Il mito di New York può diventare fonte di ispirazione anche per le stampe: da una metropoli di grattacieli che sembra sciogliersi nella grafica dell’abito da sera di Holly Fulton, alla veduta stilizzata da uno dei ponti di Manhattan con tanto di Chrysler Building o al lettering in caratteri Art Decò New York degli abiti da cocktail di Unique.
L’animalier prende una forma diversa a Londra, non sono semplici stampe maculate, ma reinterpretazioni del mondo animale: in forma astratta per Issa London, ingrandimenti e rimpicciolimenti per l’effetto coccodrillo riproposto negli abiti di Jasper Conran, effetto simulato come per Sass & Bide che hanno stampato le piume lunghe sul top, mentre le corte arancioni della gonna, sono realizzate con laccetti di cuoio.
Sempre al mondo degli uccelli sono ispirate le stampe di Mulberry in cui riecheggia lo stile del mondo fluttuante con la tecnica dell’Ukiyo-e dove i soggetti sono passerotti e pettirossi rappresentati in dettaglio, oppure immersi nella natura sui vari rami a mangiare bacche o accanto ai fiori. Infine tra gli animalier speciali ecco Maria Grachvogel con le stampe affumicate, si ha la parvenza di annebbiamento nel vedere questi vestiti, non animal skin definite, ma solo accennate come in un miraggio.
Ma l’effetto caleidoscopico rimane il più gettonato: colori caldi e forme geometriche modulari ripetute all’infinito creando disegni d’insieme molto variegati da abbinare a capi e accessori monocolore che ne esaltino la peculiarità.
Infine, due delle sfilate che richiamano maggiormente la stampa internazionale: Burberry Prorsum e Christopher Kane. Il primo segue la linea del concept maschile che ha sfilato a Milano: mantelle, tweed e cappotti colorati intervallati da splendidi fur coat voluminosi con maxi cintura in vita e pochette da portare a mano. Il secondo reinterpreta le trapunte tradizionali con un tocco di modernità nella scelta dei materiali tanto da diventare inserti high tech per la sera. Infatti vengono proposti degli abiti che definirei, addirittura fluidi, perchè realizzati con condotti ondulati di plastica gommata dentro i quali scorre del gel colorato che anima top e bordi degli abiti da cocktail creando effetti cromatici sempre diversi.
grazie mille per il commento
ovviamente ti seguo anchio (:
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ummmm, there are to many interesting collections in London Fashion Week!
Thanks for your so sweet comment! you are on my love bloglist!!!
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Kisses!
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cioa, blog interessante .
se ti va passa da me , poi potremo anche seguirci
ciao ave
grazie !
ti seguo anch’io …..quando fai nuovi post fammelo sapere , che passo
ave
amo le collezioni di questa primavera estate..!
Blog interessante.. ti seguo! spero che passi da me e .. se ti va, ricambi il following!
XOXO,G!
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Ottimo ti seguo con piacere 😉
Giulia
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