Fashion Show

Milano Fashion Week Fall Winter 2011

Finalmente siamo tornati in Italia, è il turno della Milano Fashion Week Fall Winter 2011. Purtroppo si riaprono le polemiche nei confronti della grande esclusa dal calendario, Elena Mirò che pur portando uno dei prodotti più venduti sul mercato, a quanto pare non è più degna di esser presente nella manifestazione ufficiale. Il motivo si sa, è la collezione dedicata alle donne morbide di taglia over 46, ritenute troppo grasse e quindi molto distanti dal mondo patinato della moda. Ma come si suol dire, che lo show continui!

Alberta Ferretti in questa collezione cambia la sua concezione di donna: è energica, sicura pur mantenendo la sua indole romantica. Tinte forti per i color block azzurri e rossi, linee definite, pulite. Il lato frivolo e vezzoso compare nelle stampe optical e negli stivali cuissardes in velluto colorato. Il romanticismo è più che evidente nelle stampe degli abiti e nelle lavorazioni in paillettes sui cappotti che si ispirano al damascato.

Milano Fashion Week Fall Winter 2011 Aberta Ferretti - color block e fantasieMilano Fashion Week Fall Winter 2011 Aberta Ferretti - ricami e decorazioni

Angelo Marani propone l’animalier per la sua donna panterona. Pantaloni morbidi a vita alta e jeans con zampa d’elefante, per i cappotti tanti inserti di pelliccia a contrasto con le stampe. Per la sera rigorosamente stampato black and gold effetto cornici barocche con contrasto di luce e ombra.

Angelo Marani - animalierAngelo Marani - black and gold

Effetto barocco anche per Francesco Scognamiglio che incornicia i decolleté con ruches di pizzo, così come i piumini si strutturano con pieghe e onde quasi a drappeggio anche se solide e ferme. Accessori e dettagli dorati molto potenti come questa rosa di spine che ricorda l’iconografia della Madonna dei dolori.

Francesco Scognamiglio - baroccoFrancesco Scognamiglio - sculturaFrancesco Scognamiglio - rosa di spine

Da Gucci, come nella collezione maschile, trionfano gli anni 70: pantaloni larghissimi, cappello a falde larghe, pellicce; un ritorno agli anni in cui Gucci stava confermando la sua fama oltreoceano. Nonostante l’ispirazione vintage con richiamo alla donna forte e di potere, c’è anche una donna rinnovata per l’immaginario Gucci, molto più romantica, una diva degli anni ‘40 con bolero di fiori e abito di seta trasparente. I colori sono vivissimi: turchese, verde, rosa shocking, vermiglio e senape, abbinati con i loro complementari creando una forza cromatica non indifferente. Materiali preziosi come lucertola, pellicce, pelle e pitone non solo fasciano i corpi, ma fanno foggia di sé su borsoni e mini purse con il logo Guccio Gucci degli anni ‘70 appunto.

Gucci - verde furGucci - senape 70'sGucci - shocking 70'sGucci - warm coloursGucci - flowerGucci - blu flowerGucci - pitoneGucci - small pitone giallo

Decorazioni fanno da padrona per Paola Frani che immagina stratificazioni di trasparenz e pizzo con tanto di applicazioni e spille, ben diverse dallo stile di Alessandro Dell’Acqua che con la sua N21 opta per l’essenzialità minimal: gonne a matita, pochi decori e tinte neutre.

Paola frani - decoN21 - essenziale deco

La donna di John Richmond è camaleontica: di giorno una ragazza che strizza l’occhio al bon ton con cappottini corti e stole di pelliccia, ma la sera diventa un animale da party con look total black, sensuale pizzo trasparente o in bustier dark gothic con lo stampato di una natura morta seicentesca. (cliccando l’immagine si ingrandisce e si può notare una sorta di trionfo della morte con gli scheletri degli uccelli).

Richmond - pale furRichmond - nero decorazioniRichmond - natura morta e trionfo della morte

Chiude Simonetta Ravizza con la sua collezione di pellicce, bianco, nero e animalier di cui ricopre anche gli accessori e le borse. Anche qua il cappello a falda larga è diventato un must.

Simonetta Ravizza - furSimonetta Ravizza - fur corta

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

4 Comments on “Milano Fashion Week Fall Winter 2011

  1. Mi inchino difronte a certi post 😉 Sei così bravo!Scrivi bene. Piace scrivere anche a me ma mi dedico molto poco alla scrittura sul blog, tanto so già che la gente non lo legge! Cmq non sapevo di Elena Mirò!

  2. L’anno scorso sono passato in Emilia come ospite della famiglia Lini, mitici produttori del Lambrusco. Abbiamo passato una serata a Correggio (RE), dove mi sono trovato a tavola davanti ad Anita Marani (di Angelo Marani, altra azienda di famiglia). Signora gentile e dolce. A Firenze si vende la collezione a Mariposa sul lungarno. Comunque complimenti ancora per l’aggiornattissimo blog.

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