Eccoci arrivati al secondo giorno di Milano Fashion Week Fall Winter 2011
Per Albino domina il grigio finché puntualmente non viene interrotto da inserti polimaterici. Prima una fascia, una cintura, e a poco a poco il grigio cede il passo al colore e alle fantasie geometriche finendo con una camicetta, una gonna, un abito.
La ragazza Blugirl non è più quella di una volta, non è leziosa, sta crescendo, è una signora bene che si diverte ad animare i suoi look con tanto colore: arancio, rosso rosato, blu e giallo spento. Capi semplici stratificati con stole e colli di pelliccia sul verde oliva che rimanda alle sahariane e al mondo dell’equitazione con i pantaloni attillati. Per la sera romanticismo e sensualità nelle trasparenze del pizzo nero.
D&G giocano con il lettering. Tante lettere disordinate che creano stampe d’effetto: sembrano uno stampato animalier, delle decorazioni africane, delle linee uniformi che riecheggiano i motivi di maglieria Missoni. Palette di colori accesa e vivace che comprende tutti i colori caldi dal giallo al rosa. Dettaglio: gli abiti da cocktail mantengono il top in lettering, la gonna è un maxi pon pon di piume colorate.
Ermanno Scervino inizia con una palette scurissima, capi color grigio e antracite arricchiti da pellicce e complesse lavorazioni in maglia con tanto di decori. La proposta continua con il marrone, il color terra dei pantaloni lunghi e morbidi viene abbinato al crema e all’avorio dei top minimali.
Fendi con Karl Lagerfeld si caratterizza per la larghezza dei capispalla, tagli ampi e morbidi pensati apposta per le stratificazioni. Sotto, giacche e camicette con ruche dall’effetto plastico, scultoreo; i pantaloni baggies larghi che si chiudono sopra la caviglia. Dettaglio: le calze colorate in contrasto con i vestiti.
Krizia rispolvera l’archivio rivisitando alcuni capi classici della griffe, dalle tigri ai cuissardes neri, alle maxi spalline o le maxitute di plissè, aggiungendo anche la spigolosità delle spalline arcuate all’insù per le giacche. Per il resto tanta morbidezza e asimmetria in una palette di colori neutra con tocchi di terra e prugna.
Luisa Beccaria non resiste all’oro e lo declina in tutti i capi possibili mantenendo delle linee morbide e fresche. Da sfondo i colori neutri, chiarissimi. Per la sera si festeggia abbondando con panneggi, pieghe, ruche e plissè con tessuti che sbrilluccicano sotto i riflettori.
Max Mara rimane fedele al suo modello di donna, sicura e femminile, con linee classiche e pulite che permettono rivisitazioni dei must della griffe: la cinghia in vita, le spalline larghe. Palette di colori molto chiara, dal cammello al bianco, dal grigio al beige, con solo qualche capo scuro.
Infine, Prada, l’unico marchio mai uguale a se stesso e sempre contemporaneo. Le sue sfilate sono sempre le più chiacchierate e criticate, ma poi sono anche le prime a finire sugli editoriali di tutte le riviste con tanto di apprezzamenti. Per il prossimo inverno le proposte ricadono su cappotti e abiti a fantasia checked arricchiti di dettagli come la cintura a vita bassa e i maxi bottoni. Gli stivali diventano polimaterici con un abbinamento in contrasto cromatico tra pitone e camoscio; così come i capispalla scultura in pitone manifestano un revers di pelliccia. Ispirazione animale infine per i fur coat, ma soprattutto per i cocktail dress di squame per moderne sirene metropolitane.
Assolutamente ottimi i colori e gli abbinamenti!