Quinto giorno di Milano Fashion Week Fall Winter 2011
Aquilano.Rimondi è il duo a capo di Gianfranco Ferrè, azienda acquistata da poco da una famiglia di emiri di Dubai, sperando che risollevi la situazione e riporti in auge il marchio del grande architetto della moda. Per questa collezione lunghezze sopra il ginocchio con abitini 60’s arricchiti da applicazioni, decorazioni e inserti. Pied de poule graficamente ritoccato, linee squadrate e maxi checked si alternavano a tweed e composizioni astratte alla Mondrian. Colori neutri misti a tinte forti come il giallo limone o più tenere come il celeste.
Da Brioni by Alessandro Dell’Acqua una donna sicura calca la passerella con pellicce e composizioni in terra di Siena bruciata o completi e abiti viola elettrico. Lunghezze mediolunghe e silhouette definite, ma morbide. Tra i dettagli: il maxi girocollo in corno e le scarpe con plateau e cinturino alla caviglia.
Dolce & Gabbana prevedono una pioggia di stelle, ma attenti ad esagerare, l’effetto Pan di Stelle Mulino Bianco è dietro l’angolo. Non volendo essere troppo cattivi ci limitiamo a parlare di polvere di stelle che si diffonde lungo tutta la passerella, non solo sugli stampati, ma anche con le paillettes che fanno brillare i completi dal taglio maschile. E’ infatti questo il secondo tema della sfilata, il forte contrasto tra maschile e femminile: capi sartoriali come tuxedo e capispalla si alternano ad abiti romantici o seducenti dalle lunghezze medie.
Laura Biagiotti in color block bianco e rosso da vita ad una donna elegante e sobria che si concede qualche frivolezza romantica con le decorazioni floreali. Pantaloni lunghi, gonne sotto il ginocchio, scolli casti o vagamente accennati, layering di cappe, pellicce, cappotti e giacche alla coreana dimostrano come una donna possa essere femminile senza mostrare il corpo.
Marni persegue il suo dictat con stampe e colori brillanti come il rosa salmone intrecciato con blu e beige nelle stampe, o direttamente in contrasto con marrone e verde nella scelta delle pellicce. Interessanti i giochi di inserti di pelle e pelliccia sui capispalla scuri dalla linea morbida per quanto scultorea.
Missoni abbonda con le tinte pastello ricoprendo la sua donna di stratificazioni con stampe floreali, animalier di pitone, tweed pied de poule o addirittura checked tartan. Un po’ noioso, ma comunque differente dai soliti motivi a righe. Sovrabbondanza di sfumati e street style.
Salvatore Ferragamo sperimenta il mix di tessuti con pied de poule, tweed, gessato, trasparenze della seta e coprendoli con pellicce dal taglio medio lungo. Interessanti i vortici grafici di tessuti con trame e orditure diverse. Anche qui, grande presenza e riscoperta della sartorialità maschile per tuxedo di vellutto e morbidi completi in fresco lana. Una collezione per la business woman che strizza l’occhio agli anni 80 con grandi spalline voluminose.
Christopher Kane per Versus che con Donatella si diverte nel creare inserti trasparenti su abiti e giacche, rivelando delle armature interne di crinolina molto simili ai bustier. Infine, il little black dress con le spalline che si ricopre di preziosi triangoli metallizzati, per un gioco di luminosità e riflessi.
qualcuno ha vito un evoluzione significativa in dolce e gabbana o sono io che non ho un occhio così fashion per rendermene conto….
sempre apprezzate marni e christopher kane per versus…
LB
Trovo che la collezione di Dolce e Gabbana segua le classiche regole che ormai il marchio impone..Mi piace molto invece la collezione di Missoni,soprattutto i colori!Complimenti per il blog, divento tua follower!
Passa da me mi farebbe davvero piacere!
Un critico aveva detto di Dolce e Gabbana che da dieci anni si vede solo pizzi bianchi e pizzi neri a seconda della stagione.
Non li ho mai sopportati!
Lollo
@Luca, @Lollo: A quanto pare i Pan di stelle firmati Dolce e Gabbana non hanno addolcito proprio nessuno! hiihihi