Terza parte del reportage sulla Paris Fashion Week Fall Winter 2011
Per Akris linee semplici e pure in color block marroni, gialli, blu e rossi. Importanza al taglio ed ai tessuti con inserti in pelle. Dettaglio: il total look stampato, una sorta di rilettura di autumn in New York, un irreale mondo industriale all’inglese (con mattoni e orologio luminoso) ricostruito e affacciato su Central Park.
Alexis Mabille propone lunghezze medio corte per i suoi abitini e completi leggerei, svolazzanti, senza strutture rigide e ricchi di dettagli romantici e colori.Palette costituita dai colori primari misti con tinte neutre. Per la sera, trasparenze sfumate sulle spalline nelle tinte scure. Interessanti gli orecchini con maxi pietre in tinta con l’abito.
Andrew Gn impone due linee di pensiero: bianco e nero rigoroso, bon ton chic riletto in chiave contemporanea asciugando la silhouette o aggiungendo dettagli polimaterici; oppure abito lungo vaporoso per la sera nelle tinte madreperlacee, sempre più brillanti grazie al gioco delle plissettature e al busto tempestato di applicazioni.
Cacharel si sbizzarrisce con stampe floreali bianco nere (vedi anche Balenciaga) con piccoli dettagli colorati su fondi neutri beige, il reso della collezione è un puro foglio bianco di pellicce e completi over. Le lunghezze non arrivano quasi mai sotto il ginocchio.
Celine mette in evidenza le strutture sartoriali dei suoi capispalla sfruttando il color blocking. Palette variegata dai color terra al tuorlo, fino alla particolarissima stampa effetto legno. Gilet in pelliccia da portare su dolcevita bianchi con pantaloni maschili o slim, il tutto sotto giacche lunghe fino a metà coscia.
Comme de Garçon mantiene forti asimmetrie caotiche per la sua collezione, con grandi arricciamenti, pizzo, fiori e dettagli inusuali. E’ un vero misto di colori e forme: non solo il dark color blocking, ma anche abiti con fantasie floreali o trasparenze.
Costume National studia forme over dal rigoroso mood geometrico con color block e dettagli in contrasto. Per la palette non solo bianco e nero, ma anche celeste, giallo pallido e rosso. Dettagli: maxi paillettes rettangolari, bordi e revers colorati su giacche grigie, disegni e intersezioni geometriche alla Mondrian per gli abiti.
Givenchy mantiene la linea di pensiero della collezione uomo, fantasie riproposte e moltiplicate su bordi e revers oltre che maglioni e gonne. Se nella collezione maschile trionfava un multi bulldog con il checked tartan, per la donna ci sono pantere ruggenti, corone di fiori e trompe l’oeil di catene dorate. Silhouette larghe se non addirittura over. Dettagli: cappellino con visiera e orecchie da felino, abiti con gonna a mezza ruota la cui parte inferiore è trasparente, occhiali da panterona in cavallino, gonne a matita in fantasie pseudo foulard.
Haider Ackermann non si limita più al layering lungo in bianco e nero con forme larghe e morbide che strizzano l’occhio a Diane Pernet, ma propone anche color blocking leggerissimi in smeraldo, bordeaux o madreperla per i completi (giacca e baggie pants) o per l’abito lungo. Dettaglio: maxicinturone nero in pelle con ricciolo per chiusura.
Hermés sembra voler interpretare gli anni 20 di Poiret con cuffiette, mantelli lunghissimi, borsellini con nappe, tutto in chiave contemporanea e ispirazione sportiva anni 70. Palette di colori interessante dal bianco puro al marrone terra di Siena, al giallo limone fino all’arancione e il turchese degli abiti da sera stampati o color blocking.
Jean Paul Gaultier ironizza sulla bellezza femminile, splendida ad ogni età. Donne agé si divertono sulla passerella nei loro completi di lana, tweed, checked tartan, fantasie floreali misti con inserti polimaterici di pelle e pellice. Dettaglio: il carrellino per la spesa in visone.
Junya Watanabe in total black oltre alle sovrapposizioni di pellicce, cappe e maglioni larghissimi, ha studiato un’interessante utilizzo della pelle in capispalla chiodo maschili o avvitati a clessidra, come uno scultoreo bustier sotto il quale spiccano gonne a mezza ruota.
Kenzo declina i fiori in tutte le forme: dai fondali scuri effetto baroccheggiante, alle giacche militari verdi, in formato maxi o iper dettagliato. Palette di colori che varia dal verde al rosso, con top trasparenti abbinati a gonne e pantaloni riccamente decorati. Oltre ai completi con inserti di pelliccia e patchwork colorati, vi sono abiti lunghi che ricordano i tappeti mediorientali o i foulard dell’Europa dell’Est.
Martin Grant propone linee femminili dalla silhouette attillata con gonne sopra il ginocchio nelle tinte marroni e terra con inserti polimaterici neri o brillanti come l’arancione. Per la sera maxi abiti con figure sfrangiate nere o rosse in contrasto con la linearità delle fasce scure lungo i bordi.
Caos di righe, fasce, tweed e checked tartan da Sonia Rykiel. Tanti dettagli romantici come fiocchi e pellicce si confondono in una linearità alternativa (simile a Marni e all’ultima Prada)nelle forme e nella scelta dei colori, si tratta infatti di una palette indefinibile, tendenzialmente marrone e neutra, ma sempre animata da dettagli in colori brillanti o pastello.
Victor & Rolf giocano sulla scacchiera, è una battaglia senza esclusione di colpi: vestiti, corazze, creste e smerli costruiti in lana pesante, feltro e pelle. I maglioni e gli abiti tricot sono dei veri e propri baluardi con rose e croci. La palette non può che presentare solo ed esclusivamente tre colori: rosso, nero e bianco.
quoto Celine!!!!:)un bacio caro!
presto seconda parte delle sfilate dei nuovi designer
patchworkporter.blogspot.com
In love with Celine!!!
Kisses!
http://lipstickcandy.blogspot.com/
molto belle!! ho adorato Celine e Hermes e anche COstume National!! bel blog 🙂 finalmente un ragazzo come me!! spero mi seguirai cosi farò lo stesso,.
baci
http://www.syriouslyinfashion.com