Kavita Parmar è il direttore creativo di The IOU Project e con il suo team si è posta un obiettivo quasi impossibile: produrre una linea di abbigliamento cool e casual, ma soprattutto sostenibile al 100%. Una vera e propria battaglia contro l’inquinamento delle produzioni industriali, che realizzando milioni di capi uguali non si lasciano affascinare dalle differenze e dall’esclusività del pezzo unico. L’idea parte da lontano, in India, dove 20 milioni di famiglie si mantengono grazie all’attività di tessitori realizzando circa 50 milioni di metri di tessuto al giorno con cotone coltivato localmente e tinto con tecniche naturali. Grazie ad internet è stato possibile iniziare un ciclo produttivo che arriva fino in Europa, dove artigiani italiani, spagnoli, portoghesi e romeni lavorano i tessuti realizzando pezzi unici acquistabili direttamente on line da tutto il mondo.
Nessun pezzo potrà mai essere uguale all’altro poiché ogni tessitore realizza 8 metri di tessuto secondo una propria idea, senza che l’azienda abbia voce in capitolo o interferisca con questo processo. Kavita dice che accettare queste differenze è stata una sfida che si è trasformata proprio nel punto di forza dello IOU Project. La collezione è costituita da pezzi classici come camicie, giacche, abiti, pantaloni, espadrillas e sciarpe a cui molto presto si aggiungeranno anche altri accessori. Ogni capo è corredato di un codice QR, leggibile tramite cellulari o smartphone, che riporta la storia del prodotto con video e foto degli artigiani che lo hanno realizzato e ai quali è possibile aggiungere la propria per condividerla nel sito ufficiale www.theiouproject.com. Oltre alla vendita on line, che inizierà a fine aprile, sono in programma aperture di pop up store in tutte le città che si interessano alla filosofia del gruppo IOU project, la sostenibilità.
Contatti: Facebook – www.facebook.com/iouproject / Twitter – @iouproject
Kavita Parmar is the creative director of The IOU Project whose impossible goal was to produce a cool and casual,but also 100% sustainable clothing line. A real battle against the pollution of industrial productions, that make millions of identical items not allowing themselves to be fascinated by the differences and the exclusivity of unique pieces. The idea starts from India, where 20 million families are maintaining themselves working as weavers and producing about 50 million meters of fabric per day with locally grown cotton dyed with natural techniques.Thanks to Internet it was possible to start a productive cycle reaching Europe, where Italian, Spanish, Portuguese and Romanian artisans work on such fabrics creating timeless pieces that can be purchased worldwide directly online.
Each item is unique because each weaver produces eight metres of fabrics according to his own idea, and the IOU team can’t interfere with this process. Kavita says that accepting these differences is a challenge that has become the very strength of the IOU Project. The collection consists of classical pieces such as shirts, jackets, dresses, trousers, espadrillas, scarves; other accessories will be part of the collection soon. Each item is equipped with a QR code,readable by mobile phones or smartphones, with the history of the product: videos and photos of the makers and you can add your own picture to share it with the community on the official site www.theiouproject.com. Online shopping will start in late April and pop-up stores openings are scheduled in all those cities interested in the 100% sustainable IOU project philosophy.
Contacts: Facebook – www.facebook.com/iouproject / Twitter – @iouproject
ciao,
avevo già visto questa mattina su un blog olandese che seguo quotidianamente ,un post su questo progetto.Purtroppo c’era solo il primo video e l’informazione mi era sembrata interessante ma incompleta.
Vedendo il tuo post ho avuto le informazioni che mi mancavano. Trovo che l’idea sia splendida , e mi auguro che abbia un enorme successo .
Perdere un patrimonio di conoscenza , manualità , di tradizioni , e posti di lavoro è pura follia !
Perchè ci dobbiamo inchinare davanti a queste multinazionali che solo per profitto ci inducono a ricoprirci di stracci , da cambiare rigorosamente ogni giorno, e ogni stagione !
Dobbiamo imparare a saper distinguere i materiali, le rifiniture , le lavorazioni, cambiare la nostra tendenza all’usa e getta .
Un bel cappotto, una bella giacca , un bel cachemire , delle sane scarpe in cuoio si indossano per anni e sono sempre belli.
Forse i blogger dovrebbero parlare anche di questo , piuttosto che essere quotidianamente le bandiere degli “stracci”
Buona Pasqua
ave
Trovo questo post molto interessante !!! Grazie.
Sfiziesfarzimoda.blogspot.com
Ps.: se ti va seguimi !!!
Trovo sia una bellissima iniziativa ecosostenibile 🙂
e i capi sono davvero molto carini!
Assolutamente un’idea fantastica! Ho ricevuto l’email qualche giorno fa e non mancherò anche io di pubblicizzare il progetto che già tu hai reso in maniera splendida! Bravo!
Meg.
Ciao, hai un bellissimo blog, se ti va dai un’occhiata al mio…
lechicreveur.blogspot.com
Vedo che hanno contattato anche te!
Davvero una bella filosofia di moda!
George.
Amazing idea! thanks for your comment, let’s keep in contact, kisses from Madrid!
Bello!Davvero un bel progetto e questa ragazza sembra davvero talentuosa!!
vedo che hanno contattato tutti:)ahaha bellissimo post, molto interessante!io adoro questi progetti e li sostengo fino in fondo..artigianato puro e green saranno il futuro!dovevo trattare anche io questo progetto ma tu hai già chiarito perfettamente la questione..a presto !baciiii FC:)