A fine gennaio, a Parigi si è tenuta la seconda sfilata Haute Couture di Giambattista Valli, che da fine 2011 è stato nominato ufficialmente Haute Couturier da La Fédération Française de la Couture du Prêt-à-Porter des Couturiers et des Créateurs de Mode. La collezione è stata un omaggio ai maestri couturier parigini di un tempo: cappe e cappottini lunghi fino al ginocchio celano gonne a matita e abitini bon ton con silhouette a vita alta e stretta. Tanti i dettagli su cui focalizzare l’attenzione: tagli trasversali di giacche scultura dalle quali escono ghirlande di fiori simili a bassorilievi rinascimentali; leggere velature di seta che ricordano gli abiti in sbieco di Madeleine Vionnet; fiocchi che cingono la vita o adornano il collo e la testa; gli abiti lunghi con sensuali scolli vertiginosi e infine, le cinture e i bijoux scultura di Luigi Scialanga.
During the high fashion week in Paris there has been the second Haute Couture fashion show by Giambattista Valli, who has been officially appointed Haute Couturier by The Fédération Française de la Couture du Prêt-à-porter, des couturiers et des Créateurs de Mode, at the end of 2011. The collection was a tribute to the old couturier masters: the knee-length coats hided the pencil skirts and the dresses with retrò high waisted silhouettes. Details: transversal cuts on wool coat decorated with garlands of flowers similar to marble Renaissance reliefs; light silk veils look like the bias cut dresses by Madeleine Vionnet (1920’s); huge bows around the waist, the neck or the head; long evening gowns with sexy and dizzy necklines; and finally the sculptured belts and jewels by Luigi Scialanga. |
Il dettaglio della pettorina impreziosita con ricami e applicazioni ricorda il devant de corsage, o ornamento da corsetto, un gioiello composto da una serie di spille e pendenti da indossare appena sotto la scollatura del corsetto. Diffusosi dalla fine del Seicento, ebbe la sua massima evoluzione nel Settecento, e rimase in uso fino agli inizi del Novecento con forme più ridotte. La disposizione dei gioielli, solitamente a forma di fiocchi o girali vegetali, seguiva la sagoma a triangolo rovesciato della pettorina, che dal décolleté andava restringendosi fino a sotto la vita.
A destra il devant de corsage della regina Vittoria Maria di Teck (1867-1953), consorte di Giorgio V, che nel 1920 commissionò l’opera al gioielliere Garrard scomponendo una tiara e un altro devant de corsage ricevuti per le nozze.
This particular embroidered embellishment in front of the bodice, recalls the shape of the stomacher, a jewel composed of a series of brooches and pendants, to be worn just below the neckline of the bodice. The stomacher jewels were born in the late seventeenth century, but their maximum development was in the eighteenth century and then remained in use until the early twentieth century. The stomachers were bows or floral shaped jewels, disposed on an inverted triangle from the neckline to below the waist.
On the right: stomacher of Queen Victoria Mary of Teck (1867-1953), consort of George V. In 1920 Queen Mary commissioned this elegant stomacher to the jeweler Garrard who made it by breaking down an headband and another stomacher, both given to her as a wedding present.
I fiori neri e rosa caduti come pioggia su leggeri strati di pizzo e di seta a pois, ricordano vagamente Black Cloud (2007), la nota installazione dell’artista contemporaneo messicano Carlos Amorales in cui stormi di farfalle nere attaccate alle pareti, sembrano riconfigurare l’ambiente.
Tutte le opere di Carlos Amorales derivano dal Liquid Archive, un archivio iniziato negli anni novanta catalogando, trasformando e rimodificando con un programma di grafica vettoriale oltre tremila immagini tratte da riviste, internet, libri o foto. “I called it liquid archive because as in essence, each image is just a mathematic equation. I consider them to be colorless, odorless and tasteless, they can as well be in a liquid, vapor or frozen state.”
The black and pink flowers layed on lace and polka-dot silk, reminds Black Cloud (2007) by the Mexican contemporary artist Carlos Amorales: an installation with a flock of black butterflies, that seems to reconfigure the space in which they are.
All the works of Carlos Amorales derive from Liquid Archive, an over three thousand images archive started in the nineties, by cataloging, transforming and rimodeling pictures from the media with a particolar vector graphics program.
“I called it liquid archive because as in essence, each image is just a mathematic equation. I consider them to be colorless, odorless and tasteless, they can as well be in a liquid, vapor or frozen state.”
Sempre a Parigi è stato il turno di Valentino. Il duo creativo Chiuri-Piccioli sembra aver fatto un omaggio alla Primavera di Sandro Botticelli. Le impalpabili sete stampate con foglie e fragoline del sottobosco ricordano le vesti della ninfa Clori, trasparenti e prive di fiori, con solo gambi ed erbette. Come nei Fasti di Ovidio, con il “tocco” di Zefiro, la ninfa si trasforma in Flora, dea della primavera, e le sue vesti prendono colore: le gemme e i boccioli fioriscono adornando uno dei più begli abiti immaginari della storia dell’arte.
In Paris there has been even Valentino’s turn. The creative duo Chiuri-Piccioli seems to have made a tribute to the Primavera by Sandro Botticelli. The ethereal silks printed with leaves and berries recall the lightweight garments of the nymph Chloris, imagined without flowers, with just stalks and herbs. As described in Ovid’s Fasti, Zephyr fecundates the nymph with his touch, and she is transformed into Flora, the goddess of Spring. Her clothes take color: the flower buds bloom all over the most beautiful dress of the art history.
Un altro importante riferimento per la collezione Valentino si può ritrovare nelle tappezzerie inglesi a cavallo tra il XVIII secolo e il XIX, delle quali il Victoria and Albert Museum di Londra vanta una grande collezione. L’abito lungo con corpetto senza spalline è ricoperto di seta decorata con scenari allegorici monocromatici, molto in voga a fine Settecento. Nel cotone stampato di sinistra ritroviamo infatti un’allegoria che celebra l’indipendenza Americana con George Washington su un carro e la dea Atena con lo statista Benjamin Franklin e una figura rappresentante la Libertà.
Nello stampato di destra c’è invece un’allegoria della Britannia in trionfo su un carro (con scudo e tridente), mentre l’altro carro è occupato dalla dea Minerva. Il monocolore è dovuto alle prime sperimentazioni di stampa con lastra di rame e con cilindro, brevettate da Thomas Bell tra il 1770 e il 1785.
Another important reference for the Valentino collection can be found in the English tapestries of the eighteenth and nineteenth century, of which the Victoria and Albert Museum in London has a great collection. The long gown with strapless bodice is made of silk decorated with monochromatic allegorical scenes, very fashionable in the late eighteenth century. In the left cotton print there’s an allegory celebrating the American Independence representing George Washington in a chariot and the goddess Athena with the statesman Benjamin Franklin and the Liberty. In right one, there is an allegory of Britannia (with shield and trident) riding in her chariot, while the other part of the print is occupied by the goddess Minerva. The single red color is due to the early experimentations with printing copper plate and cylinder, patented by Thomas Bell between 1770 and 1785.
Le altre stampe presenti sugli abiti, sono liberamente ispirate ai tessuti vittoriani con motivi a fiori stilizzati oppure più elaborati.
The other dresses are decorated with precious printed fabrics inspired by the Victorian age textile with flower motifs and elaborated designs.
A Roma l’arte sembra essere stata una grande fonte di ispirazione. Raffaella Curiel ha infatti presentato la sua collezione come un omaggio ai colori e agli affreschi del Salone Sistino dei Musei Vaticani. Per alcuni stampati è stata rielaborata e riprodotta proprio la ricchezza della volta affrescata a fine ‘Cinquecento da Giovanni Guerra e Cesare Nebbia.
Per i vestiti da giorno e da sera vi è un perenne riferimento al tema dei fiori e della natura, con contrasti ancora più forti e una tale libertà formale che sembra infatti di rivedervi uno Chagall.
Art seems to have been a great source of inspiration for the haute couturiers in Rome. Raffaella Curiel has presented her collection as a tribute to the colors and the frescoes of the Sistine Hall (not chapel!!!) of the Vatican Museums. The decorations of the vault, depicted by Cesare Nebbia and Giovanni Guerra at the end of the sixteenth century, has been reproduced on printed precious fabrics.
For cocktail and evening dresses there is a constant reference to flowers and Nature, with strong color contrasts and avoiding any academic formal dictates, so that the collection seems to be even a tribute to Chagall.
Gianni Molaro ha proposto una curiosa serie di vestiti art-couture dedicata a sette tipologie di crisi che vanno da quella economica, alla mistica, a quella di identità, alla sessuale e così via. Questo abito bianco realizzato con ombrelli e preziose lacrime di Swarovsky, rappresenta inevitabilmente la crisi di pianto. Nell’applicazione gioiello sul volto della modella sembra ritrovarvi una citazione a Francesco Vezzoli, l’artista contemporaneo famoso in tutto il mondo per le sue opere ironiche e pungenti, tra le quali i ritratti delle icone del presente e del passato, realizzati all’uncinetto e decorati con surrealistiche lacrime alla Dalì.
Il team creativo di Sarli invece si mantiene fedele al tema della natura, ed è palese il riferimento alle calle bianche nell’abito da cocktail scelto.
Gianni Molaro has proposed a series of art-couture dresses dedicated to seven sort of “crisis” from the economic one to the identity crisis, the mystic crisis, the sexual crisis and so on. This white gown made up with umbrellas and precious Swarovsky tear drops represents the “fit of tears”. The jewel application up on the face of the model, seems to be a work by Francesco Vezzoli, the Italian contemporary artist, famous for his ironical works, such as the surrealistic crochet portraits of legendary icons with tears in theirs eyes.
Sarli Couture team has been inspired by Nature and in this cocktail dress we can see a perfect reference to the white Zantedeschia flowers.
Meraviglioso questo post. Riferimenti interessanti e approfonditi. Bravo!!!
Complimenti! Post stupendo e soprattutto molto belli i set di foto 😉 Delle serie ce li metti in bocca col “cucchiaino” 😉
http://fashionismyway.blogspot.com/2012/02/is-new-york-fashion-week-boring.html
quanta arte, quanta bellezza..veri e propri oggetti di design!
Una meraviglia per i nostri occhi e questo post è una meraviglia per noi che lo leggiamo..bravo come sempre!!
un bacio grande 🙂
Questo post è fantastico: pettorine, rouges, corsetti impreziositi,sete impalpabili; il tutto accostato all’Arte dei grandi classici.
Valentino poi esprime come nessun’altro la femminilità storica della donna.
Hi Alessandro!
this is fabulous! i love the way you have presented those details!!! 😀 😀 they are exactly the same source of imagination. wonderful posting!
xo
akissfromthepast.blogspot.com
questo post è in assoluto il mio è preferito di tutti i tuoi. bellissima grafica.
baci
Adoro, adoro e adoro!! Sto scrivendo anche io un post a riguardo e chissà se lo finirò mai! Sono troppo poco obiettiva quando qualcosa mi piace tantissimo. Come sempre vien fuori dai tuoi post quello che è il tuo percorso di studi, perché l’architettura come nessun altro campo è in grado di studiare e rielaborare la moda.
Bravo Ale!
Io ho pubblicato le foto del concerto di Jova, ho preso una pausa dal mondo fashion, anche se la musica è anch’essa Arte! Se ti va, passa! :*
Grazie a tutti per i commenti. Sono contento vi siano piaciuti i miei riferimenti! ;))))
Grazie di cuore a tutti!
Alessandro
Posto che quello di Giambattista Valli è uno degli show che preferisco, i riferimenti sono sempre azzeccatissimi. Chapeau! 🙂
Domenico.
wow…senza parole è dir poco 🙂
bellissimo post…complimenti!!
METAMORPHOSE CONCEPT