Nel pomeriggio assolato del 20 Settembre una variegata folla è in attesa di entrare al numero 19 di Via Manin, l’indirizzo del Krizia headquarter dove ogni anno Mariuccia Mandelli tiene le sue sfilate. C’è la stampa, ci sono i blogger, i fotoblogger (presenti solo ed esclusivamente fuori dalle sfilate dei big) e un grandissimo numero di compratori stranieri tra i quali si distinguono a colpo d’occhio ricche donne arabe con tanto di scorta. All’ingresso le hostess donano a tutte le donne un piccolo pezzo di bigiotteria, un oggettino semplice, ma che dà inizio ad un immaginario dialogo da donna a donna, che la stilista intraprende e continua attraverso la collezione.
Le luci si accendono e le modelle dalle gambe più lunghe di tutta la settimana della moda milanese camminano velocemente su sandali con zeppe e tacchi altissimi. Sembrano appena uscite dagli schizzi dell’ufficio stile, gambe slanciatissime che incedono, e a volte inciampano, sulla passerella a T con la maxi scritta Krizia che domina lo sfondo.
Questa collezione Primavera Estate 2013 lascia letteralmente stupefatti per il suo forte dualismo, è intrisa di elementi dello stile Krizia, ma allo stesso tempo è talmente nuova e fresca, che paradossalmente non sembra più Krizia. Lo stile è rinnovato ed è più contemporaneo, seppur totalmente indipendente dalle tendenze delle altre passerelle. Tutti i grandi classici della maison sono stati reinterpretati con la leggerezza del lino o con le sottili trasparenze di sete e organze nella gamma di colori neutri del sabbia, ecrù, carta da zucchero o marrone per i capi in camoscio. Il motivo ricorrente che caratterizza la collezione è l’immancabile linea arcuata,
onnipresente sia sulle giacche corte con le spalline rigonfie, sia sui blouson in tela con maniche a raglan. La silhouette è segnata da maxi fasce dorate o ton-sur-ton poste sui pantaloni lunghi e sugli shorts a vita alta, coperte con giacche maschili destrutturate o sahariane.
onnipresente sia sulle giacche corte con le spalline rigonfie, sia sui blouson in tela con maniche a raglan. La silhouette è segnata da maxi fasce dorate o ton-sur-ton poste sui pantaloni lunghi e sugli shorts a vita alta, coperte con giacche maschili destrutturate o sahariane.
Per la sera: completi con pantaloni neri; tuniche leggerissime con maniche bombate o a farfalla; abiti lunghi con inserti polimaterici o fini mosaici di applicazioni preziose che ripropongono lo zoo di Krizia con tigri, pantere, squame di coccodrillo e tucani. Una collezione davvero
interessante che con una nuova reinterpretazione dei classici cattura l’attenzione e riesce a stupire gli amanti del marchio e del suo
archivio.
interessante che con una nuova reinterpretazione dei classici cattura l’attenzione e riesce a stupire gli amanti del marchio e del suo
archivio.
Ouch! I’m falling at Krizia!
Video of the final catwalk – Krizia Spring Summer 2013
ma questa collezione è meravigliosa…così semplice e raffinata, la trovo splendida. Grazie per la tua dettagliata descrizione, complimenti come al solito 😉
baci
antonella-pesole.blogspot.com
bella questa collezione molto chic e leggiadra!!!!
bella la tua descrizione!!
mavi
http://myfashioncornerr.blogspot.it
Attraverso le tue parole sono ritornata a quel giorno, a quella sfilata e mi è parso di riviverla nuovamente.
Sicuramente una delle più belle ed emozionanti a cui ho avuto la fortuna di assistere e che ho potuto condividere con te e Camilla.
Grazie ancora.
Un bacio, G
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Ciao Aleee!!!! Davvero stupenda questa Collezione, mi è sempre piaciuta Krizia, elegante e senza tempo…ti abbraccio!!!
come sempre, sublime
http://nonsidicepiacere.blogspot.it
Amo, no, cosa dico, venero KRIZIA, non solo come stilista, ma anche come donna. Dai suoi plissè alla sua maglieria, fino ai gioco azzardato delle geometrie, ha interpretato così bene l’estro degli anni Ottanta, decennio da me amatissimo…
Deve essere stato pazzesco assistere ad una sua sfilata!
Ang
http://www.madamelagruccia.blogspot.it
che bella questa descrizione!!e bellissima la sfilata ovvio!!!
niente da dire sulla collezione, ma troveremo mai uno stilista che vesta una size 44 o 46?