Durante questo breve, ma intenso periodo di pausa natalizia ho maturato la decisione di riservare i primi post dell’anno alle collezioni moda donna primavera estate 2013 completando la serie di recensioni dedicate alla Milano Fashion Week di settembre prima delle imminenti sfilate invernali.
Apro così questo tour con la collezione di
Maurizio Pecoraro, lo stilista siciliano, classe 1966, che per un vizio tutto italiano viene ancora definito “emergente” quando in realtà la sua visione e concezione estetica è matura e riconoscibile. Il suo curriculum farebbe impaurire molti dei cosiddetti “big”, e lo sanno bene i numerosi buyer stranieri ed i giornalisti di punta schierati nelle prime file dell’antica sala consiliare del Palazzo della Ragione di Milano.
La collezione dal titolo Visionar(t)y non poteva che trarre ispirazione dal mondo dell’arte, Maurizio Pecoraro infatti crea un dialogo con la natura ricercando un riferimento nelle still life di Robert Mapplethorpe rivisitate cromaticamente e declinate su abiti e capispalla leggermente svasati realizzati in tela paracadute o tempestati di paillette per la versione da sera.
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Robert Mapplethorpe – Calla Lily, 1987 – Robert Mapplethorpe Foundation |
La serie “Flowers” di Irving Penn sembra sussurrata dalle lievi velature sovrapposte sulle sete impalpabili e vaporose;
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Irving Penn – Poppy Barr’s White, NY, 1968 |
mentre le pennellate del coreano Lee Ufan, frutto (come dice l’artista stesso) “di uno o due minuti di intensa concentrazione, sostenuta da un solo respiro profondo”, vengono riproposte come minimale motivo decorativo: un nuovo tipo di linea imperfetta nelle tinte naturali del blu, bordeaux, marrone e verde, in contrasto con i neutri tessuti high tech.
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Lee Ufam – From Line, 1977 Colla e pigmenti minerali su tela Photo: Lee Ufan and Solomon Guggenheim Foundation |
Nella sequenza di outfit che calcano la passerella gli eleganti abiti da sera in paillette celati sotto giacconi a mezza gamba con maniche a tre quarti si alternano a top e bermuda minimali dal mood sportivo, ma sono tutti accomunati dalla forma stondata degli orli che definiscono un nuovo concetto di chic contemporaneo.
Ad una prima selezione delle foto scattate o, per meglio dire, delle “impressioni di luce lasciate dalle modelle che correvano sulla passerella e che ho catturato maldestramente con lo smartphone”, non volevo pubblicarne nemmeno una, ma è proprio in questo effetto luccicante che ho trovato uno dei punti forza della collezione.
Una sorta di Madre Natura che illumina il suo incedere grazie a minuscoli punti luce e applicazioni floreali che arricchiscono le silhouette ampie e morbide, creando un forte contrasto con lo sfondo grigio della città.
E’ una donna scintillante.
E’ una donna che ha la luce in sé.
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Stupenda collezione, delicata nella forma ma forte nei contenuti.
I tuoi articoli son sempre impeccabili.
CJ
http://cjfashionpriest.blogspot.it/
Grazie Ale, il merito è della collezione…sublime!
it a great great post
congratulations
miblogbyamo.blogspot.com
Thank you so much! 😉
A me è sempre piaciuto molto Maurizio Pecoraro; un uomo che riesce a rendere “minimal” anche i trionfi decorativi più incredibili.
Negli ultimi tempi ho avuto l’impressione però di una sorta di profilo più basso rispetto al solito, dovuto – suppongo – a qualche difficoltà economica.
Accipicchia, a me piace sempre di più di collezione in collezione. Questa poi.
Sarò stato mezz’ora a vedere i ricami e le applicazioni degli ultimi abiti, sembravano dei prati in fiore, erano meravigliosi!
Ma che bello questo nuovo layout!!!! Molto personalizzato!!!!!!!!!!
io adoro le stampe floreali!
http://7-sevendays.blogspot.it/
Ciao Sara, ti assicuro che da vicino rendono 1000000 volte di più! 😉
ottimo post come al solito Ale, complimenti. sono rimasta sconvolta dalla nuova grafica amavo moltissimo la vecchia ma anche questa mi piace è molto più personale e riconoscibile
un bacio e ti aspetto sempre!
Ciao Antonella. Grazie mille. Non sai quanto mi sia dispiaciuto non essere riuscito a passare in negozio. Alla prossima!
come sempre…grazie a te scopro sempre realtà nuove!
la collezione mi sembra a dir poco fantastica e di certo non teme rivali come grandi brand di lusso che ormai operano sulle scia dell’essere scontati e tristi.
ti dirò…da un certo punto di vista mi mette tristezza vedere queste cose perchè c’è troppa gente che meriterebbe veramente attenzioni maggiori. sul serio!
xoxo
Syriously in Fashion
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Ciao Roberto,
Ci dobbiamo rassegnare al fatto che questi vengono percepiti colo ed esclusivamente come brand di ricerca, certamente adatti a tutti, ma soprattutto indirizzati ad una clientela consapevole di ciò che sta comprando/indossando. E’ un pret-a-porter elaborato, “colto”, che non arriva alle masse, troppo impegnate a spendere cifre astronomiche per oggetti/status symbol/must have che già dal momento in cui li compri sono vecchi! Sapere che ha lavorato a fianco dei più grandi ( come Thierry Mugler e Gianni Versace) e sentirlo classificare ancora come “emergente” nonostante abbia iniziato la sua linea nel 1998… mi fa rabbrividire, ma soprattutto riflettere sull’intero sistema moda italiano. Come è possibile che America e Inghilterra riescano a lanciare perfetti sconosciuti made in China senza arte né parte e noi invece consideriamo i nostri stilisti migliori come un emergente qualunque appena uscito dall’accademia? Dai è davvero ridicolo. Più che tristezza, io provo davvero rabbia!!!
Innanzitutto mega complimenti per il post!Un giorno mi piacerebbe trovare sulle riviste solo articoli come i tuoi!Complimenti anche per la nuova grafica! Se posso permettermi la collezione e le ispirazioni annesse sono magiche e primaverili ma spesso sono accostate con colori dai sottotoni grigi, il che rende il tutto quasi cupo, non so è quasi … fuorviante.Ma questa era solo un’impressione. Poi se non sono troppo indiscreta volevo chiederti come fai a sapere esattamente da dove lo stilista trae ispirazione … c’è un sito dove poter trovare maggiori informazioni sulle varie collezione a livello scritto? oppure riporti cosa ti ha fatto venire in mente la sfilata?
Baci
RigillaMas
Ciao RgillaMas.
Grazie per i complimenti, fanno sempre molto piacere.
Rispondo subito alla tua domanda dicendoti che in tutte le sfilate l’ufficio stampa del brand lascia sui posti a sedere la cartella stampa riguardante la collezione. E’ il comunicato ufficiale in cui viene spiegata la collezione attraverso le ispirazioni, i tessuti impiegati, le particolarità e a volte anche le citazioni degli stilisti stessi. Alcuni sono molto dettagliati, mentre altri sono così semplici che sembrano 4 parole buttate giù all’ultimo minuto e che gira e rigira non dicono niente. Nel caso di M.Pecoraro il comunicato è ben fatto, essenziale, esaustivo e addirittura graficamente piacevole, in carta riciclata grezza che riprende il colore del tessuto paracadute (quello neutro/grigio)usato nei cappotti e negli abiti stampati. Di solito le maison pubblicano stralci dei comunicati nelle loro pagine facebook ufficiali insieme alle foto delle collezioni, oppure se sei davvero interessata puoi richiedere il comunicato direttamente ai press office (l’indirizzo è riportato solitamente nella sezione contatti dei siti ufficiali). Per quanto riguarda questo post in particolare mi sono occupato di ricercare le opere degli artisti menzionati e riprendere i nomi esatti dei tessuti, per il resto è tutta “farina del mio sacco”. In linea generale le interpretazioni che scrivo scaturiscono da impressioni personali argomentate con riferimenti culturali ed immagini, senza bisogno di leggere o seguire necessariamente cosa è scritto nei comunicati. Certo non mi permetterei mai di sputare sentenze senza neanche sapere cosa si nasconda dietro la lavorazione di una collezione. Il sacrificio di molti stilisti, dei collaboratori e di tutto lo staff delle sartine li percepisci a pieno nel backstage post sfilata quando tra lacrime di gioia e brindisi, tutti festeggiano e si abbracciano, non certo se sei intenta a farti paparazzare all’ingresso! Inoltre spesso si ha proprio l’occasione di conoscere gli stilisti, ed alcuni nonostante la fama, sono molto umili e gentili anche con “l’ultima ruota del carro”…ma lì è questione di carattere, savoir faire e anche di stile! 😉
Sei stato a dir poco esaustivo e molto gentile,
grazie 😀
RigillaMas
Come già sai, anche se non assiduamente, il tuo è uno dei blog che preferisco in assoluto perché per un motivo o per un altro c’è sempre qualcosa che rende assolutamente non banale cose già lette e rilette.
Bello il nuovo logo, me ne accorgo solo adesso.
Domenico.
Pecoraro ha uno stile ed una classe rara!!Bellissima collezione!
Kisses
http://patriciabrand.blogspot.it/
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