Da qualche giorno tutta la stampa (e non solo) piange la fine della liaison durata 16 anni tra Louis Vuitton e Marc Jacobs, il cui ruolo di direttore creativo potrebbe essere ceduto presto a Nicolas Ghesquière, che a sua volta si è visto costretto a lasciare la stessa posizione da Balenciaga.
Come volevasi dimostrare è già iniziato il solito toto-scommesse: una probabile migrazione di Raf Simons da Vuitton, lasciando a Ghesquière il suo posto da Dior; o addirittura un trasferimento di Phoebe Philo, la designer che ha contribuito a lanciare Celine tra i top brand d’avanguardia e di nicchia del gruppo LVMH. Un giro di scommesse tanto divertente quanto preoccupante che ci ricorda come la posizione del direttore creativo di una maison è una dura conquista la cui certezza e stabilità può vacillare nel giro di una stagione, in base alle volontà dei CEO.
Il clima attorno alla notizia del mancato rinnovo del contratto di Marc Jacobs è teso, ma leggendo le interviste post sfilata sembra che l’unico a gioire sia lo stesso Marc, che finalmente potrà dedicarsi totalmente alle proprie linee. Non è infatti un mistero che i temi principali esibiti sulle passerelle Newyorkesi all’inizio di settembre per le collezioni Marc Jacobs e Marc by Marc Jacobs, venivano sempre rimpastati ad arte per Louis Vuitton tre settimane dopo, alla chiusura della Paris Fashion Week.
Per quanto, personalmente, non sia mai stato un sostenitore degli eccessi di Marc Jacobs, è innegabile che grazie alla sua verve sia riuscito a lanciare il brand nello stardom del lusso, con un’impressionante e lunga evoluzione stilistica.
Ponendo a confronto le rarissime immagini reperibili della prima sfilata del marzo 1998 e lo sterminato numero di dettagli dell’ultima collezione, si riesce a percepire proprio questo lento cambiamento, seppur rimanendo sempre fedele ad elementi chiave e simboli riproposti in tutte le collezioni.
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First Louis Vuitton show by Marc Jacobs – FW 1998 |
Dagli inizi ultra-minimali, con capi cromaticamente neutri e tendenti allo sportivo, MJ passa gradualmente ad episodi ad alto tasso di sensualità con abiti dalle profondissime scollature, mini gonne dagli ampi spacchi laterali, micro-shorts e spalle lasciate maliziosamente in vista; tutti elementi facenti parte di uno stile sexy bon-ton in cui gli anni 50 incontrano il punk e si mischiano con le divise militari. Lentamente anche le silhouette oversized diventano più avvitate scimmiottando i kimono giapponesi, e le collezioni assumono un’aria più sbarazzina grazie all’alternanza stagionale di pattern decorativi floreali e geometrici.
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First Louis Vuitton show by Marc Jacobs – FW 1998 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs – SS 1999 adv |
Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 1999
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Louis Vuitton by Marc Jacobs – FW 1999 |
Con i primi anni 2000, complice la dilagante tendenza folk, subentrano significativi cenni di colore, a contrasto con nero e le “ormai classiche” tinte neutre o polvere, declinando il tutto su sete stampate o pellicce dai ricami elaborati ispirate ai costumi tradizionali dei paesi artici. Pochissime le eccezioni dalle tinte brillanti, una tra tutte la collezione primavera estate 2003 in cui viene presentata per la prima volta la serie di borse Monogram Multicolor realizzate in collaborazione con Takashi Murakami.
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2000 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2000 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2001 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2001 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2002 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2002 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2003 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2003 |
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Louis Vuitton-Murakami Monogram Multicolor (2003), Cherry Blossom (2003), Eye Monogram serie (2003), Monogram Cerise (2004), Monogramouflage (2008) |
Stagioni dopo stagione, iniziando a celebrare le icone e le dive della golden age hollywoodiana anche i richiami alla lingerie diventano un leitmotiv distintivo di Marc Jacobs per LV con bustier, camicie da notte, trasparenze e stratificazioni di pizzo i cui fiori si trasformano in applicazioni tridimensionali.
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2004 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2004 |
Nel 2004 viene lanciata la linea maschile, un esperimento di ricerca tra lo spirito dandy e quello metropolitano immaginando l’eleganza di Rudolf Nureyev, le tenute dei tennisti negli anni 30, le vestaglie di seta stampata ed i tessuti high tech. La preferenza per la moda femminile però porta Marc Jacobs a dichiarare umilmente di non capire così bene quella maschile, decidendo quindi di affidare la linea uomo a Paul Helbers (ex-team Martin Margiela) dopo solo 4 stagioni. Ovviamente questo passaggio di potere non trova ragioni nella mera fatica, infatti, a dimostrazione della sua instancabilità, Marc Jacobs dal 2008 inizia a curare anche le linee pre-fall e resort reintroducendo nel nuovo sofisticato immaginario Vuitton capi più easy e meno scenografici.
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2005 Menswear |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2005 Menswear |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2006 Menswear |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2006 Menswear |
Da metà anni 2000 lo stile lineare del primo Marc Jacobs perde terreno ed iniziano gli eccessi con uno styling mix and match che trae ispirazione da tutte le decadi della moda sviscerando ogni stagione un tema ed un’ispirazione diversa: il circo, gli anni 40, il total black, i volumi alla Balenciaga, il lurex, la logo-mania, la campagna francese, i colori dei quadri di Vermeer, le sovrapposizioni di tessuti preziosi a contrasto, l’Art Deco, l’Art Nouveau, gli orientalismi, le ispirazioni tribali, gli anni 80 con tutti i loro eccessi e difetti, Maria Antonietta, Brigitte Bardot, il fetish, il New Look di Dior, le visioni avanguardiste di Miuccia Prada, gli anni 60, il motivo damier e le vestaglie con micro-pattern tappezzeria.
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2005 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2005 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2006 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2006 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2007 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2007 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2008 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2008 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2009 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2009 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2010 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2010 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2011 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2011 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2012 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2012 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2013 |
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Louis Vuitton by Marc Jacobs FW 2013 |
Un gran mix che nel suo succedersi delle stagioni sembra un crescendo musicale che ha raggiunto il culmine proprio questa settimana con l’ultima sfilata in total black dedicata “alla show-girl che è in ognuno di noi”. I monumenti scenici usati nelle ultime sfilate ricompaiono come fantasmi del passato e sono tinti di un nero simbolico che chiude definitivamente un’era, voltando una delle pagine più bizzarre e ironiche della storia della moda. Non c’è tempo per piangere i protagonisti di questo duro gioco, un nuovo roseo futuro sembra prospettarsi per Marc Jacobs, il pensiero corre quindi subito al prossimo direttore creativo di Louis Vuitton che dovrà raccogliere un’ingombrante ed iconica eredità.
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Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2014 |
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Photo credits: Pinterest; style.com
Che meraviglia Ale, me lo sono divorato questo post…mi hai preceduto, anche io stavo preparando il post dell’addio a Marc…Buona serata e Buon Weeekend!!!!!!!!!!
http://www.rockandfrock.com
Bellissimo articolo! Complimenti!!!
Noemi Pelagalli
Davvero la fine di un’era..peccato!
Però diciamo che un pochino sono felice..le linee di Marc Jacobs mi piacciono molto e non mi dispiace l’idea che ci dedichi un pochino più di tempo!
Come suo successore non saprei chi preferire..sarà un bel cambiamento!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne
I think, in general, Marc has done a great job in LV. He has modernized the brand, has done an amazing job designing and also as PR of the maison. The runways, the campaigns, everything has been actualized without loosing the identity of this legendary label. I’ve enjoyed a lot with this review watching all the shows form the Jacob era, which now is already part of the fashion history. Nice job Alex, as always! Bes Regards!!!
I think Marc has done amazing work. Interestign and creative. Im looking forward what next…
Vermente interessante. Bella retrospettiva. ottima idea!!
hai scritto una bellissima pagina di storia della moda.
complimenti!!
un abbraccio
Ilaria
http://nonsidicepiacere.blogspot.it/
Sei strepitoso… in merito a lui che dire? Il suo segno l’ha lasciato, indelebile. Bacio.
Ubique Chic
Complimenti Ale, post spettacolare. Hai tratteggiato con grande maestria e puntualità il lavoro per LV dai primordi a oggi ed effettivamente c’è stato un bel cambiamento.
Ti dirò io preferisco proprio le collezioni più recenti, trovo che per un appassionato di moda siano più divertenti da guardare. Delizosi i pattern di Murakami.
Bravo!
Un abbraccio
Alessia
ElectroMode