Dal 31 maggio a Londra sta andando in scena la Graduate Fashion Week, una mini settimana della moda dedicata alle collezioni di studenti provenienti da oltre 40 delle migliori scuole di moda del mondo. Come al solito tante ispirazioni, provocazioni, novità, e in alcuni casi anche tanti dubbi sull’effettivo prestigio di alcuni istituti. Polemiche a parte sui metodi d’insegnamento che invitano a copiare “reinterpretare” i grandi maestri giapponesi e gli Antwerp Six (a loro volta profondamente influenzati dai precedenti), sembra che anche l’immaginario pop di Jeremy Scott riscuota una certa ascendenza sulle nuove generazioni di stilisti. Seguendo la diretta da front-row della Graduate Fashion Week tramite le pagine social di GlamJam – The Fashion Atlas curate da Chiara Senatore e lasciando per un attimo da parte ambigui riferimenti di tipo Siffrediano, è davvero il caso di dire che a Londra le patatine vanno di moda.
Galeotto fu JeremyScott che, assunta la guida di Moschino, ha presentato ad inizio announa collezione ispirata al packaging del junkfood. Lo stilista si è infatti cimentato in un esercizio tipico della sua poetica pop-art-inspired reinterpretando le confezioni di patatine e snack, sotto forma di abiti dalla struttura più o meno complessa. Sia ben chiaro, non è niente di nuovo, però è interessante e allo stesso tempo bizzarro notare come alcuni studenti di scuole internazionali si siano lasciati influenzare da questa mania pop.
Moschino by Jeremy Scott – Fall Winter 2014 – Crispy chips fashion trend |
E’ il caso di Sho Takemura, studente della Nottingham Trent University che ha letteralmente coperto una modella con un maxi pacchetto in seta su cui sono stati riprodotti fedelmente i testi e le immagini di una confezione di patatine giapponesi.
Graduate Fashion Week – Sho Takemura – Crispy chips fashion trend (credits) |
Graduate Fashion Week – Eujean Cha – Crispy chips fashion trend (credits) |
Graduate Fashion Week – Eujean Cha – Crispy chips fashion trend – (credits) |
Peccato che non sono potuta andare in questi giorni a Londra perché sarebbe stato davvero interessante vedere qualche nuova promessa sfilare!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne
Veder copiare idee da studenti è alquanto triste…
il problema è che è il contrario! Sono loro che hanno copiato gli stilisti affermati, mentre invece data la loro giovane età e assoluta “impopolarità” dovrebbero godere e attingere a piene mani della loro originalità, del loro aver voglia di avere una voce e di diventare qualcuno grazie al loro estro e non banalizzando il tutto riducendosi a imitare i ‘grandi’.
Io sono un tantino sdubbiata.
Condivido l’ispirarsi ai grandi e reinterpretare (senza cadere nel copia-incolla), ammiro anche chi sa portare in passerella creazioni incredibili, di quelle da sogno, che non ti metteresti mai, ma sono esercizi di eleganza e creatività che non si può far altro che rimanere stupefatti e compiaciuti.
Ma tra incredibile e non credibile c’è un abisso e questi new talents mi sembra abbiano sposato la seconda corrente di pensiero!
baci
http://www.inmodaveritas.com
I pezzi sono effettivamente belli e ben strutturati ma…che amarezza! Non so a questo punto se sia come dici tu, cioè un vero e proprio metodo quello di copiare gli stilisti. Ma i “giovani” dovrebbero avere idee innovative almeno loro! Questi ragazzi non hanno nemmeno il vincolo del dover vendere. Quindi a maggior ragione potrebbero osare di più. Dai, una collezione così la sa fare pure il gruppo Inditex 😉 (anzi probabilmente la farà!)