Mentre le strade di Parigi s’infiammano sotto un insolito sole di fine settembre, l’antico refettorio del Couvent des Cordeliers diventa un sottobosco incantato con una miriade di ciliegie giganti apparentemente cadute dagli imponenti pilastri che dividono l’aula. Non è un sogno, né lo scenario paradossale di uno dei viaggi di Gulliver, ma il set della sfilata primavera estate 2015 del brand giapponese UNDERCOVER. E’ subito chiaro a tutti che anche stavolta Jun Takahashi stupirà i presenti con una delle sue collezioni eclettiche, dense di simbologie ermetiche e citazioni provenienti dal mondo dell’arte.
Con la stessa lentezza e solennità di un rito, la sfilata si apre con una processione di fanciulle alate che come in un ballo di fine anno indossano lunghi abiti color pastello dalle ampie gonne a ruota, mentre tra le mani sfoggiano un tripudio di anelli con corone e campanule luccicanti ad ogni passo. Alla processione si aggiungono fate e ballerine che sembrano uscite da un balletto di Tchaikovsky alternando abiti lunghi e corti realizzati con sovrapposizioni di sete cangianti, pizzo e fasce di raso ornate con motivi vegetali simili a corone di spine abbinate alle flat shoes decorate con delle piccole ciliegie in punta.
L’intera collezione è dominata da elementi romantici e anche i capi dall’appeal sporty come parka e giacche antivento oversized non sfuggono a questo mood, infatti, proprio accanto alle minimali patte copritasca tagliate a laser, ecco piccole specchiere barocche porta i-pad, oppure inserti trasparenti in pvc a forma di mela, minaudiere a forma di ciliegie con impugnatura tirapugno o ancora maxi bottoni simili a cammei raffiguranti teste di cigno stilizzate. Elementi bizzarri certamente, ma che ci riconducono ai temi delle favole tra Sette e Ottocento, convincendoci che possano essere uno dei temi conduttori della collezione.
Peccato che non appena ci siamo convinti di esser riusciti a dare un senso logico al tutto, ecco che cambia la musica e lentamente sulla passerella incede una serie di abiti corti ispirati alle allegorie grottesche di Hieronymus Bosch incorniciate da gioielli di gomma disposti lungo gambe e braccia, e dalle cuffie rinascimentali dipinte a mano dal famoso hat designer Katsuya Kamo.
Come in un’allegoria metamorfica, la sfilata si conclude con i “pretty hate birds”, volatili immaginari da cui prende il nome la collezione e che sulle note del Lago dei Cigni si manifestano orgogliosi indossando tutù da ballerina abbinati a biker di pelle e imponenti corone piumate mentre raccolgono gli applausi del pubblico.
PS: Come già accennato sulla Pagina Fb del blog, ho fatto talmente tante foto che con tutte quelle che non sono riuscito a pubblicare nel post ho deciso di realizzare un video accompagnato dalla colonna sonora originale della sfilata in modo da far rivivere anche a voi le emozioni che ho provato alla visione di questo insolito spettacolo. Enjoy and share!
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Devo dire che questo mood romantico mi ha conquistata!! L’aria un po’ da fanciulle incantate mi ha trasportata in un mondo parallelo in cui vivrei volentieri!
Ti sei davvero espresso a pieno nella fotografia e non c’è che dire, sei portato visto che era praticamente la prima volta che usavi la tua nuova reflex!
Comunque questa sfilata mi era piaciuta così tanto dalle foto che ho visto sui vari siti che avevo già incluso uno dei look nel mio post del best of della Paris Fashion Week, ovviamente il best di quello che non ho avuto la possibilità di vedere con i miei occhi..purtroppo!
Anche la colonna sonora era davvero molto azzeccata..sembra un trailer di un film su una moderna Biancaneve appunto!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne
Io sono rimasto stravolto dai 100000 riferimenti all’arte e alle favole legati da un fil rouge bizzarro, tipico degli stilisti giapponesi. E’ stata la prima sfilata che ho visto a Parigi e devo dire non potevo pretendere di meglio!!!
Una bellissima location e un’altrettanto originale collezione.
Kiss
http://www.angelswearheels.com
Puoi dirlo forte Dania!
Ciao Alessandro
Perdona il ritardo …
Leggere i tuoi articoli sulla Mfw e’ come vederla con occhi diversi, sempre molto realistico e attento ad ogni particolare .
Un abbraccio
Elena
Tuttepazzeperibijoux
Grazie Maria Elena, sono contento apprezzi i miei post. Presto ce ne sarà anche uno dedicato al tuo stilista toscano preferito! 😉