Men

Quest’anno il trend per la moda uomo è il gender bending

Guardando le ultime due settimane di sfilate tra Londra, Firenze, Milano e Parigi, sembra che gli stilisti non possano fare a meno di ridefinire la sessualità del loro interlocutore inserendo nelle collezioni capi o elementi talmente particolari da invitarci a riflettere sul ruolo dell’abito e di come questo condizioni i nostri comportamenti.

Loewe Men FW 2015

Il gender bending è il nuovo nero

Sono ormai due decenni che i canoni estetici dei modelli da passerella si rifanno ai tratti fisici di efebici ragazzetti androgini senza peli, ma mai come quest’anno gli stilisti hanno dato scalpore volendo ridefinire a tutti i costi le regole del “vestire da uomo” chiedendoci se ha ancora senso tale distinzione di genere.

Au Jour Le Jour Garçon - FW 2015

Sin da piccoli la società ci impone colori, sentimenti, usi e costumi basati sul genere; cresciamo con idee e preconcetti che continuano a condizionare la nostra vita finché superata l’età ribelle dell’adolescenza ci troviamo ad imborghesirci inquadrandoci in percorsi sicuri, già battuti e guai a uscire da questi sentieri, pena l’essere ritenuti dei diversi, dei sopra le righe, dei finocchi, dei creativi, degli alternativi, dei “molto sensibili” o più comunemente dei pazzi.

Certo al giorno d’oggi le cose sono cambiate rispetto al passato e la sessualità ti viene sbattuta in faccia ad ogni angolo di strada, ma non è ovunque così.

Costume National Men FW 2015

Il nuovo uomo Gucci

L’Italia (e non solo) è un paese in cui i preconcetti sono duri a morire, specialmente nelle piccole realtà di provincia in cui la diversità viene schernita e denigrata, ma nonostante tutta l’apertura mentale che sovente rivendichiamo nelle grandi città, nel mondo della moda o sul web, dopo la sfilata Gucci, la prima del nuovo direttore creativo Alessandro Michele, è stato sorprendente scoprire come tutti, anche gli opinionisti illuminati più progressisti, fossimo in realtà dei bacchettoni.

Gender Bending in Fashion - Gucci Men FW 2015

Io stesso guardando la sfilata ho ritenuto fosse fin “troppo gay”, perché oltre ai palesi riferimenti a vecchie collezioni di Prada e Saint Laurent, Alessandro Michele ha inserito elementi femminili come bluse anni ’70 riprese con fiocchi al collo, maglieria in pizzo, ciabattine in pelliccia e baschi in maglia per raccogliere i capelli lunghi, e come se non bastasse ha reso il tutto ancora più caotico facendo uscire modelle “vestite da uomini”, scardinando così ogni tipo di certezza sull’identità di genere dell’uomo Gucci, ma soprattutto cancellando in 10 minuti i 10 anni di estetica commerciale pseudo-dandy di Frida Giannini.

Un colpo non da poco!

Gender Bending in Fashion - Gucci Men FW 2015

Osservando ripetutamente la sfilata, mi sono reso conto che la vera domanda da porsi non era se esistesse davvero qualcuno interessato a comprare la collezione, ma: – Perché non riuscirei ad indossarla? Da quando è che mi sono creato questo limite?

Ed è proprio in queste domande che sta la novità e la forza della collezione. Non è un prodotto di consumo, ma una collezione che ti induce a pensare, rivelandoti che forse non sei così libero come pensavi di essere, non sei più l’adolescente ribelle di un tempo.

Gender Bending in Fashion - Gucci Men FW 2015

C’è un nuovo trend nell’aria

Ma può davvero una sola sfilata condizionare così tanto lo stile e i trend di un’intera stagione?

Certo che no, ma Alessandro Michele da Gucci non è stato l’unico a mettere in discussione il guardaroba maschile. Qualche giorno prima, lo stilista emergente malese Edmund Ooi ha portato sulla passerella dell’Armani Teatro una collezione il cui dichiarato intento era proprio quello di rompere i (non più) rigidi confini della moda maschile aggiungendo elementi tipici del womenswear, per ottenere un guardaroba che ritraesse la sperimentazione sfrontata e spensierata della fase adolescenziale, facendo uscire sotto classici cappotti lunghi dei maglioni talmente oversize da diventare veri e propri abiti al ginocchio o tailleur con mini gonne, mantenendo però una pulizia ed un equilibrio lineare senza effetti speciali caricaturali, come se in realtà quei capi avessero sempre fatto parte dei codici maschili.

Gender bending in fashion - Edmund Ooi FW 2015 Gender bending in fashion - Edmund Ooi FW 2015 Gender bending in fashion - Edmund Ooi FW 2015

Un uomo che indossa una gonna, un maglione di pizzo o un cappotto di piume è quindi migliore degli altri?

Personalmente credo di no perché non stiamo facendo un discorso in termini etici.

Chi indossa o indosserà questi capi è “solo” più libero da schemi mentali, retaggio culturale di una società voyeur ed ipocritamente vittoriana.

Allo stesso tempo però mi sorge spontaneo un dubbio, adesso che il confine tra estetica femminile e maschile è più labile e questa incertezza di genere si sta affermando come tendenza, il coraggioso ribelle sperimentatore che indossa una gonna, un maglione di pizzo o un cappotto di piume sarà declassato a mero fashion victim ingabbiato nel nuovo trend o sarà sempre uno spirito libero?

Alessandro Masetti – The Fashion Commentator

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

6 Comments on “Quest’anno il trend per la moda uomo è il gender bending

  1. Direi che le tua riflessione è davvero acuta e condivisibile!
    Certo, cresciamo con dei preconcetti che la società ci impone, ma direi che negli ultime le cose stanno cambiando..anche se forse tutto questo divenire crea ancora più confusione!
    Ma sicuramente è bella l’idea di non avere “limiti”!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

  2. Un bell’articolo, molto intelligente. Che dire? Io apprezzo molto chi, nel vestire è autentico. Si può, secondo me essere fuori moda, superati, kitsch o semplicemente di cattivo gusto e anche vestiti con capi tipicamente maschili se donne o femminili se uomo, ma la cosa che mi infastidisce non è questa. E’ la maschera, il vestire panni non propri, il seguire la moda senza appropriarsene e interpretarla, magari solo per stupire o farsi fotografare! Dal mio punto di vista Marc Jacobs porta le gonne (anche quelle con la crinolina) benissimo! Mi ha folgorato vederlo col cappotto di tweed abbinato alla stola di pelliccia di Prada. E così certi signori di una certa età che portano la giacca di taglio antiquato con la medesima classe da ormai trent’anni sono ugualmente eleganti. Non faccio nomi, ma trovo, anche nella mia piccola provincia, molto più criticabili certe signore tutte perfettamente marcate, abbinate e stirate che si ritengono il massimo del buon gusto! Per non parlare di quello che si vede nel fashion entourage

    Cecilia
    http://www.modeskinie.com

  3. I love the new trends. I don’t see any problem with men wearing lace, skirts, dresses, etc… It is unfortunate that society is so against change. There is no reason that this should even be an issue for anyone. I believe that if enough men buck the standard ways of society that things will start to change. I would love to be able to wear skirts and lace without ridicule. Maybe some day.

    1. Dear John, I absolutely agree with you, but unfortunately life is not so easy as we would in every part of the world. Maybe some day the only menswear cool item will be a floral black lace shirt, but for the moment it is just an issue to discuss about.
      Thanks for your comment!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.