La collezione Gucci Fall Winter 2015 passerà alla storia per il debutto di Alessandro Michele in veste di direttore creativo, che con una sfilata di pochi minuti ha cancellato definitivamente i 10 anni di stile commerciabile di Frida Giannini, segnando una svolta netta per il brand toscano.
Gucci Fall Winter 2015, il debutto
Completa rottura col passato in casa Gucci grazie al debutto di Alessandro Michele che, facendo sfilare ancora modelle e modelli sconosciuti dai corpi acerbi e senza trucco, continua il discorso sul gender bending iniziato a gennaio per la linea maschile, abbandonando definitivamente il lusso urlante di Frida Giannini.
E la tradizione?
Nonostante la collezione sia caratterizzata da un diffuso senso di pacata delicatezza che si materializza in linee fluide, sete fluttuanti e completi dal fit confortevole, la mancanza di borse (sono solo 2) e accessori in pelle si rivela essere una delle scelte più trasgressive e forti, che molti fan del brand fanno fatica a mandar giù gridando allo scandalo con espressioni nostalgiche come: “Gucci è nato con la pelletteria, dov’è finita la tradizione?”
In realtà il know how dei maestri pellettieri c’è eccome, ma invece che su borse d’archivio con morsetti e fasce bicolore, è declinato nei motivi geometrici a rilievo, nei plissé e nei lasercut di abiti e gonne lunghe, figlie di quella ricerca materica contemporanea che con un occhio guarda al passato e con l’altro al presente.
Un calcio al perbenismo
Non contento, Alessandro Michele sembra giocare con i dettagli simbolo della ricerca formale e concettuale che pochissimi brand italiani si permettono di fare ancora; perciò, oltre alla ricchezza di contrasti cromatici e le sovrapposizioni di layer materici che vanno dal pizzo alla pelliccia, inserisce in ogni look elementi bizzarri e di disturbo che rompono le tipiche regole italiane del “deve essere così!”, facendo sembrare modelle e modelli dei rivoluzionari anarchici dello stile, cultori dell’imperfezione con i loro occhiali da vista dalle lenti spesse a fondo di bottiglia.
Tra citazioni del passato (gli anni ’70 sono sempre presenti) e del contemporaneo (le calzature in pelliccia), ogni outfit della collezione Gucci Fall Winter 2015 è una celebrazione della libertà di scelta ed è proprio per questo motivo che, nonostante la lunghissima esperienza, mi piace leggere nel profilo creativo di Alessandro Michele lo stesso spirito libero e la voglia di rivoluzionare il sistema che hanno alcuni (rari) new talents italiani appena usciti dalle scuole di moda, che si battono per imporre le proprie idee, riuscendoci. Una dote rara, soprattutto tra i big.
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Ph: photo frame dal video sfilata; vogue.it
Facciamo che ancora non ho capito
e aspetto…
di capire cosa accadrà.
Ho letto troppi pareri discordi su questa collezione e io stessa non sono ancora convinta che possa essere davvero “la svolta” di GUCCI.
Davvero un bel punto di rottura con il periodo Giannini!!
A me è piaciuta questa prima collezione di Alessandro Michele, un gran debutto!
Saremo a vedere le prossime collezioni!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne