Tempo di haute couture a Parigi.
Le modelle sulle passerelle devono essere perfette;
lo styling deve spaccare l’obiettivo;
gli abiti devono far colpo sulla stampa e sulle 30 donne più ricche del mondo che possono acquistarli;
gli ospiti devono sembrare stelle del firmamento.
In questo rituale che verte all’astrazione dalla realtà, i comuni mortali possono solo guardare in streaming la celebrazione della moda come pura forma d’arte.
Backstage
E’ però nel bel mezzo di questa aspirazione momentanea alla perfezione, che come per contrappasso, in tutti i magazine e sui social network ufficiali delle maison si avvia una corsa agli scatti rubati dei backstage.
Scatti in cui l’opera d’arte (il vestito) è avulso dal contesto originario immaginato dal suo creatore;
scatti in cui la spontaneità delle modelle rendono gli abiti reali;
scatti in cui l’ensemble composto da modella, più vestito, aspettano quell’ultimo ‘labor limae’ che rende l’opera perfetta nella sua essenza e nella sua forma esteriore.
Paradossalmente le foto della passerella non interessano a nessuno, alla sfera dell’irrealtà utopica (e in certi casi distopica) dell’haute couture, si preferisce immortalare momenti veri, imperfetti, reali.
Perché l’imperfezione è rassicurante. l’imperfezione è bella, l’imperfezione è la nuova moda, ed le foto backstage sono tutto ciò di cui abbiamo bisogno per poterla ammirare.
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Photo credits: vogue.it
mamma mia che chic!
http://www.nonsidicepiacere.it
L’imperfezione ci fa credere che il mondo dell’Haute Couture ci apparterrà un giorno, o almeno da questa illusione a me che sogno sin da piccola di perdermi tra abiti scintillanti e tessuti impalpabili che sembrano nuvole!
Non c’è nulla che mi emozioni così tanto come vedere le sfilate da Parigi in questi giorni e anche gli scatti del backstage contribuiscono a farmi assaporare quel mondo del quale, un giorno, spero tanto di far parte!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne
A volte le modelle sembrano così imbranate e goffe con quei meravigliosi abiti, che tutto l’entusiasmo scema immediatamente; ma basta che parta la musica, si accendano i riflettori e tutto cambia. E la magia ritorna.