Antonio Marras è l’incarnazione dello stilista poeta.
È uno dei pochi personaggi visionari che vive la moda, e tutto ciò che le gira intorno, come mezzo espressivo della propria identità culturale; e forse, proprio grazie a queste caratteristiche, è l’unico stilista di tutta la Milano Fashion Week di cui vuoi conservarti l’invito e la cartella stampa, ovvero piccole opere compositive in cui il maestro spiega il suo punto di vista attraverso immagini e parole che invitano a scoprire ogni volta un mondo diverso.
Per la collezione Spring Summer 2016, Antonio Marras accoglie i suoi ospiti in un mondo sospeso tra oriente e occidente, ma più che una favola, stavolta narra di una speranza per tutti quei popoli il cui unico sollievo dalla situazione che stanno vivendo è fuggire via lontano dal proprio paese. Speranza che stando agli ultimi aggiornamenti di politica estera, in realtà, sembra essere sempre più vana. Affrontare questi temi attraverso la moda è un’operazione difficile e rischiosa, ma Marras riesce ad astrarre il suo ragionamento a puro pretesto figurativo partendo dal potere iconografico e allegorico dei film del regista Sergej Iosifovič Paradžanov, la cui opera, che affronta in chiave visionaria le tradizioni popolari delle regioni caucasiche, è stata soggetta a fortissime censure da parte delle autorità sovietiche.
I fotogrammi del suo capolavoro ‘Il colore del melograno’ (1969) che narrano la biografia di Sayat-Nova, trovatore armeno del XVIII secolo, sembrano materializzarsi sulla passerella di Antonio Marras e nel contrasto tra ipotetici abiti tradizionali e linee contemporanee impreziosite di dorature e pizzi, si vive uno stato confusionale, ubriacati dalla bellezza di riferimenti difficili da riconoscere per chi non ha dimestichezza con questa cultura, ma pur sempre facili da comprendere. L’immagine aggressiva e tagliente delle silhouette derivate dal mondo militare (forse un richiamo al regime sovietico?) si addolcisce con tagli morbidi e linee ad A in cui le fantasie a righe o a fiori si susseguono romanticamente, è la joie de vivre che prende il sopravvento.
Particolarissimi i dettagli di alcune acconciature che abbinate ai capi verde spento ad un primo fugace sguardo sembrano elmetti da guerra, ma in realtà sono un tripudio di trecce, gioielli e applicazioni che vengono da lontano. La mente vaga, penso a turbanti, tiare e copricapi per cui gli hairstylist sono rimasti ore ed ore ad intrecciare capelli lunghi, proprio come di generazione in generazione fanno le donne del medio oriente.
Non c’è niente da fare, ad ogni sfilata di Antonio Marras non puoi fare a meno di sentirti ignorante (nel senso positivo del termine) e mentre tutti con fare da esperti commentano che l’ispirazione proviene da Marrakech, sfogliando il comunicato scopri che non è così e l’unica cosa che vorresti fare è stare ore a parlare in backstage con la mente che ha pensato tutto ciò, cercando di assorbire come una spugna la sua cultura visiva.
Come se non bastasse, il tutto è scenograficamente impacchettato in un inno all’arte contemporanea, dove i meravigliosi tappeti di Mahmoud Saleh Mohammadi incrostati di foglie d’oro, citando alcune scene del film di Paradžanov, diventano quinte sceniche da cui a fine sfilata esce un corteo di donne ricoperte di pizzo bianco, che come dice lo stilista, sono un faro di speranza per la libertà di tutti i popoli in fuga.
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Credits: All photos and collages by The Fashion Commentator; fotogrammi tratti dal film Il colore del melograno.
Gran bel pezzo Ale (as usual)!
Solo non capisco perché Marras sia così poco apprezzato, specialmente a livello internazionale. :/
Matteo
Ne ho sentito parlare da te della sfilata e ho potuto ammirare le fotografie in anteprima, quindi ero davvero curiosa di leggere il post sul blog!
Credo davvero anche io che Antonio Marras sia un visionario, una perla rara nel mondo della moda!!
Non ho mai avuto il piacere di vedere una sua sfilata dal vivo, ma ho avuto modo di apprezzare i comunicati stampa grazie a te che me ne hai regalato uno!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne