Non credo nell’oroscopo, sono più un tipo da “Homo faber fortunae suae“, ma ogni anno mi diverto a leggere le previsioni e anche per il 2016 non sono venuto meno a questo rito. Nel farlo, questa volta, mi sono lasciato conquistare da uno dei classici motivi ispiratori dei più grandi stilisti del XX secolo, le immagini tratte dalle antiche carte del cielo; un più che valido motivo per creare un breve post della serie Moodboard, accompagnato da qualche riflessione personale sull’anno passato e quello appena iniziato.
Il 2015 per i nati sotto il segno del leone dicevano sarebbe stato una buona annata professionale e forse, riflettendoci, non è andata poi così male. Con dedizione e sacrifici ho ottenuto l’abilitazione alla pratica di architetto; grazie al blog ho insegnato in un corso di fashion writing presso lo ISI Florence; ho ottenuto la certificazione linguistica IELTS con un punteggio molto alto; sono stato selezionato per il servizio civile regionale presso la Fondazione Giovanni Michelucci e nel giro di pochi giorni mi sono ritrovato a curare e allestire la mostra permanente “Stazione Firenze Santa Maria Novella 1935-2015. Da ottant’anni la porta della città” restituendo la dignità di monumento alla stazione di Firenze progettata dal Gruppo Toscano. A questi traguardi si aggiungono piacevoli viaggi che mi hanno fatto scoprire luoghi vicino casa come l’Umbria, ma anche lontani come Marrakech, oltre a una serie di piccole pazzie tra cui la toccata e fuga londinese per riuscire a vedere la mostra Savage Beauty di Alexander McQueen al V&A. Certo, alle gioie si sono affiancati anche grandi dispiaceri e la vita sentimentale è stata inesistente (la scusa è che non c’è tempo) ma rileggere i propositi che mi ero posto per il 2015 e accorgermi di averne soddisfatti 8 su 10, mi fa sorridere e pensarne subito altri per il 2016.
Pare il 2016 sarà un anno positivo per il leone e in tutta onestà, indipendentemente dalle stelle, voglio impegnarmi perché ciò avvenga. Credo che noi giovani italiani siamo veramente affamati di lavoro e personalmente sono stanco di essere spettatore di una società culturalmente ferma e polverosa guidata da cariatidi che non riescono a capire che non siamo più negli anni ’70. Ultimamente sono venuto in contatto con start-up e realtà dinamiche guidate da team entusiasti della vita, del lavoro che fanno e della mission che si sono posti, e oltre ad essere ammirevoli, la loro voglia di fare e di uscire dagli schemi è contagiosa, perciò mi auguro e auguro a tutti un 2016 con gli attributi, pieno di soddisfazioni e nessun rimpianto.
Perché però far rientrare questo post così personale nella serie Moodboard?
Semplice, nonostante non creda nell’astrologia, sono invece sempre stato affascinato dall’astronomia, soprattutto dalle antiche carte del cielo con le costellazioni zoomorfe. Elementi di studio che sotto le mani di abili stilisti e designer, sono diventati capolavori sartoriali gelosamente custoditi dalle più note collezioni di moda del mondo, una per tutti, la Zodiac collection autunno inverno 1938-39 di Elsa Schiaparelli. Ecco allora la giusta occasione per sviscerare questo tema attraverso le immagini, come fosse un moodboard dedicato alle nostre stelle fortunate.
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
wow.
letto tutto d’un fiato.
Buon Anno!
Leggere opinioni sul mondo del lavoro, caro Alessandro, mi crea sempre un certo scompiglio, soprattutto se si tratta di miei coetanei e di persone che stanno duramente lottando per arrivare dove vogliono (e dove dovrebbero essere). Non che spartire un mal comune sia di sollievo, tutt’altro. Getta ancora di più nello sconforto. Però quest’anno sono giunta alla conclusione (amara) che sì, è giusto inseguire i sogni, è bello, è romantico, è appagante. Però, sulla strada dei 31, mi accorgo che non sono dove vorrei. Sento sempre di esserci vicina, ma poi incontri lo stronzo di turno sulla via e capisci che il mondo non cambierà se non cambiano le teste. E più le teste si incaponiscono su regole-per-fare-andare-avanti-il-mondo-del-lavoro che si reggono sullo sfruttamento, la disonestà e la presa per il culo, più questa cultura si sedimenterà e diverrà la norma per le generazioni a venire, che crederanno di poter andare avanti soltanto calpestando gli altri, e fanculo il talento. Io, e lo dico senza vergogna, voglio un 2016 di soldi. E non lo dico perchè bramo denaro, lo dico perchè desidero stabilità, un pochino almeno, una piccola indipendenza, un barlume di futuro che mi possa far pensare di diventare adulta. E se questo significherà accantonare un sogno, beh, va bene. Perchè i sogni ci fanno sorridere per un attimo, ma non ci danno da mangiare.
Scusa lo sfogo 🙂
Un bacio e buon anno, che i tuoi desideri “leonini” s’avverino!
Angela
http://www.madamelagruccia.blogspot.it
il Leone è uno dei miei segni preferiti, sono persone che non conoscono la meschinità, il doppiogiochismo e l’essere piccoli, adoro la loro dignità e la loro regalità onesta
buon 2016!