C’è tempo fino al 15 gennaio 2017 (salvo proroghe) per scoprire Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze, una delle mostre italiane di moda più interessanti e suggestive del 2016, che non si tiene a Milano, né a Firenze, né a Roma, ma al Palazzo del Governatore a Parma.
L’esposizione fa parte delle iniziative per il bicentenario dell’arrivo a Parma della Duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena ed è abbinata alla mostra “Neoclassic” di Michel Comte all’interno del progetto “Ferré e Comte DETTAGLI. Grandi interpreti tra moda e arte” ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki.
Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze
La mostra curata da Gloria Bianchino e Alberto Nodolini in collaborazione con la Fondazione Gianfranco Ferré, attraverso una decina di ambienti tra scenografie teatrali e ambientazioni metafisiche celebra l’estro di Gianfranco Ferré proponendo un’ampia selezione di capi di Alta Moda e Prêt-à-Porter in cui emergono “inattese assonanze” tra lo stile dell’architetto della moda italiana e le passioni, il gusto e i tempi della “Buona Duchessa”.
Ferré: sfaccettature di un genio
Come in una dimora eclettica vittoriana, le cui stanze decorate con temi e motivi diversi raccontano i gusti e le abitudini del proprietario, così gli spazi della mostra narrano le tante sfaccettature dell’animo creativo di Ferré. È la messa in scena di quel Made in Italy fatto di dettagli tecnicamente e artigianalmente perfetti che, con altrettanto genio ed estro, rielaborano la storia del costume, rispondendo alle esigenze estetiche della contemporaneità.
Stile di ieri e di oggi
La Duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, seconda moglie di Napoleone, non è che il pretesto per mostrare attraverso 60 capi, il fascino che le grandi donne della storia hanno sempre esercitato su Gianfranco Ferré. Stili artistici e letterari a cavallo tra Settecento e Ottocento come neoclassicismo, romanticismo, orientalismo, moresco e neogotico si materializzano in giacche tempestate di brillanti, abiti neri con le imbastiture reinterpretate come ricami mediorientali, applicazioni su spalline che ricordano elementi architettonici, bottoni gioiello degni delle parure regali, maniche dai volumi importanti, crinoline rigorose e teatrali, pellicce laserate che ricordano i rosoni di una cattedrale, e infine negli abiti impero sospesi nella memoria collettiva tra le Muse sul Parnaso e le dame della corte Napoleonica.
Moda: cultura e industria
Certamente non si tratta di una di quelle mostre iper-concettuali destinate a cambiare per sempre la storia della curatela, ma il variegato pubblico di scuole, istituti, studiosi, giornalisti, sarti, sartine e semplici amanti della moda provenienti da tutta Italia, dimostra la necessità di esposizioni come queste per diffondere la cultura della moda nel nostro paese; ricordandoci ancora una volta che la moda è un’industria che influisce pesantemente sul PIL nazionale, ma a differenza di America, Francia e Inghilterra, che hanno ministeri o istituzioni che la rappresentano politicamente, noi, inventori del pret-a-porter, siamo gli ultimi a considerarla importante.
Questa volta, però, Parma è riuscita a renderle giustizia!
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
Gianfranco Ferré e Maria Luigia: inattese assonanze
Palazzo del Governatore
Piazza Giuseppe Garibaldi , Parma
30 settembre 2016 – 15 gennaio 2017
Info: www.mostredettagli.com
Ferré e Comte/Dettagli. Grandi interpreti tra moda e arte è un progetto promosso dal Comune di Parma in collaborazione con Fondazione Gianfranco Ferré, realizzato con il sostegno di Istituto per i beni artistici culturali e naturali/ Regione Emilia Romagna, Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, con il contributo di Fiere di Parma, Cosmoproject, e prodotto da Ankamoki.
Peccato essermela persa, mi sembrava una mostra davvero ben curata!
XOXO
Cami
Paillettes&Champagne