Sarò onesto, Virgil Abloh rientra in quella categoria di designer poliedrici che NON ho capito sin da subito. Solo il tempo e il progressivo appiattimento creativo contemporaneo sono riusciti a farmi cogliere la sua visione.
Autodefinitosi “multihyphenate artist”, era architetto, dj, designer, prestato alla moda e all’arte, e a pochi anni dal lancio di Off-White è diventato un Re Mida che LVMH non si è fatto scappare.
Appena due settimane fa stavo spiegando ai miei studenti il debutto alla direzione creativa della linea maschile di Louis Vuitton (collezione primavera estate 2019) e di come nella sua sfilata policroma instagram-inspired fosse riuscito a cogliere lo spirito del tempo, sfruttando il digitale in ogni sfaccettatura, dall’aspetto creativo a quello comunicativo.
La notizia della morte, a 41 anni, mi ha scosso. Il pensiero della malattia si confonde con la percezione personale di vivere in un eterno periodo di insoddisfazione pre-in-post-pandemico in cui tanti millennial stanno (stiamo) cercando di cambiare vita, aspirando ad attività dai ritmi più sostenibili. Il dedicare almeno 18-20 ore al lavoro in una eterna rincorsa a non si capisce cosa, per poi venir a mancare da un momento all’altro, ti fa pensare. Molto.
Non ho conosciuto Virgil Abloh, ma ho avuto occasione di vederlo all’opera e per ricordarlo ho ripescato questa immagine tratta dal backstage della sfilata Off-White uomo primavera estate 2018, una delle più aspramente criticate del Pitti Uomo 92 (giugno 2017).
Lo accusarono di esser stato pretenzioso nell’essersi paragonato ad un artista solo per aver proiettato su Palazzo Pitti le poesie neo concettuali di Jenny Holzer.
Non so se quella collezione fosse eccezionale o meno, ma sicuramente rappresentava il disagio umano provato nei confronti di ciò che accade in qualsiasi parte del mondo in cui vi sono guerre e profughi in fuga. Quegli outfit seriali in tessuti high-tech, simili a capi salva-vita, erano messaggi in bottiglia che in una città altezzosa come Firenze avevano trovato solo un mare in tempesta.