Non è una novità, nel mondo della moda (e non solo), l’America lancia l’amo annunciando stravolgimenti di precari equilibri commerciali di un sistema in crisi, e l’Europa risponde, o meglio, non sa come rispondere. Il tema caldo di questi giorni è l’utilità delle sfilate a cadenza semestrale da cui consegue l’impossibilità d’acquisto immediata dei capi in passerella da parte dei clienti, tanto da porre la domanda: fashion week Sì o fashion week No?
Antonio Marras è l’incarnazione dello stilista poeta. È uno dei pochi personaggi visionari che vive la moda, e tutto ciò che le gira intorno, come mezzo espressivo della propria identità culturale; e forse, proprio grazie a queste caratteristiche, è l’unico stilista di tutta la Milano Fashion Week di cui vuoi conservarti l’invito e la cartella stampa, ovvero piccole opere compositive in cui il maestro spiega il suo punto di vista attraverso immagini e parole che invitano a scoprire ogni volta un mondo diverso.
Tempo di haute couture a Parigi. Le modelle sulle passerelle devono essere perfette; lo styling deve spaccare l’obiettivo; gli abiti devono far colpo sulla stampa e sulle 30 donne più ricche del mondo che possono acquistarli; gli ospiti devono sembrare stelle del firmamento. In questo rituale che verte all’astrazione dalla realtà, i comuni mortali possono solo guardare in streaming la celebrazione della moda come pura forma d’arte.
Specchiere dorate, luci soffuse, platea di ospiti internazionali ed un giardino gremito di persone scalpitanti. Sembra di essere a Parigi, in uno dei quei meravigliosi hotel cittadini sopravvissuti agli sventramenti di Haussmann, in attesa dell’ultima collezione dell’ennesimo enfant prodige che cambierà il corso della moda. In realtà è il 16 giugno, il giorno di apertura di Pitti Uomo 88, e sono a Firenze al Polimoda Show 2015, dove le migliori 20 collezioni (“Best of”, così recita la cartella stampa) degli allievi dell’ultimo anno del corso per designer di moda del Polimoda, guidato dal belga Patrick De Muynck, sfilano alternandosi in…
Nell’infinita varietà di stilisti che sin dalla scorsa stagione hanno proposto alla Milano Fashion Week il ritorno degli anni 70, sembra distinguersi la figura di Vivetta, outsider della moda al suo debutto in passerella grazie a Giorgio Armani, che ciclicamente ospita i migliori new talents del momento nel suo tempio sacro del minimalismo, l’Armani Teatro.
Miuccia Prada presenta la collezione FW 2015 negli ambienti post-industriali di via Fogazzaro allestiti dallo studio AMO di Rem Koolhaas come un dedalo di piccole scatole cinesi color candy per raccontare una storia di sperimentazioni proporzionali che confondono l’occhio non allenato alla ricerca del bello.
Atmosfera sofisticata durante la Milano Fashion Week alla presentazione della collezione femminile Kiton FW 2015, fiore all’occhiello dello storico marchio sartoriale napoletano che, per l’occasione, ha aperto le porte di Palazzo Kiton accogliendo gli ospiti in un’installazione sensoriale dove gli abiti si amalgamano perfettamente con profumi, colori, composizioni floreali e opere d’arte contemporanea.
La mia Milano Fashion Week parte con la sfilata Angelo Marani FW 2015. Finalmente dopo fin troppe stagioni, ho l’occasione di iniziare il tour tra le proposte delle case di moda italiane con uno degli stilisti che più apprezzo dal punto di vista umano per la laboriosità e il pragmatismo, dote tipica degli imprenditori emiliani, oltre che per la creatività. Il suo stile unico infatti è frutto di una perenne ricerca personale che coinvolge non solo l’amore per le donne, ma anche per l’arte, il cinema, la contemporaneità, ma soprattutto la sperimentazione in campo tessile.
La collezione Gucci Fall Winter 2015 passerà alla storia per il debutto di Alessandro Michele in veste di direttore creativo, che con una sfilata di pochi minuti ha cancellato definitivamente i 10 anni di stile commerciabile di Frida Giannini, segnando una svolta netta per il brand toscano.
La moda è una giostra su cui molti sognano di salire e con l’arrivo del nuovo anno è il momento di un’altra corsa. Tutti a bordo che si riparte!