La principale differenza tra le sfilate di Milano e Parigi sta nella spettacolarità. Se all’ombra della Madunina ci basta una bella location e una passerella per esser felici, nella capitale francese ogni collezione assume o fortifica il suo significato grazie alla mise-en-scène, rendendo tale momento topico, un vero e proprio spettacolo.
Negli ultimi due anni la settimana della moda di Milano ci ha abituato a varie tipologie di stilisti:
Guardando questo splendido video di Elia Acunto e Alessia Caliendo per Vein Magazine sorrido perché mi tornano in mente molti bei momenti condivisi durante l’ultima #MFW, e allo stesso tempo penso: “Telefoni che non telefonano e occhiali che non riparano dal sole.” Queste le vere armi di seduzione da fashion week. Sciocco chi crede che la preda da sedurre sia un uomo. Il vero obiettivo è quello della macchina fotografica ed il suo proprietario, che, convinto di catturare la tua immagine, in realtà è inconsapevole(?) del fatto che sei tu ad aver catturato la sua attenzione e lo hai costretto…
Mentre le strade di Parigi s’infiammano sotto un insolito sole di fine settembre, l’antico refettorio del Couvent des Cordeliers diventa un sottobosco incantato con una miriade di ciliegie giganti apparentemente cadute dagli imponenti pilastri che dividono l’aula. Non è un sogno, né lo scenario paradossale di uno dei viaggi di Gulliver, ma il set della sfilata primavera estate 2015 del brand giapponese UNDERCOVER. E’ subito chiaro a tutti che anche stavolta Jun Takahashi stupirà i presenti con una delle sue collezioni eclettiche, dense di simbologie ermetiche e citazioni provenienti dal mondo dell’arte.
Tutto di corsa anche al secondo giorno di fashion week, nessuna sfilata in programma sul mio calendario, ma tante presentazioni e un appuntamento insolito, la mostra evento a Palazzo Litta dedicata al nuovo corso del marchio Krizia.
Primo giorno di Milano fashion week (almeno per me) e mentre sui social media testate autorevoli come laRepubblica condividono video dal profilo contenutistico di infimo valore trattando il fenomeno del fashion blogging con una tale mancanza di professionalità che varrebbe la radiazione dall’albo dei giornalisti, in passerella e negli showroom dei marchi più prestigiosi del mondo assistiamo alla danza stagionale delle tendenze in cui vale tutto, e poco importa se uno stilista ha riproposto elementi, temi o ispirazioni della collezione precedente di un collega, nella moda si accettano anche i colpi bassi e attenzione: Guai a chiamarle copie!
Anche quest’anno, per tre giorni, Lucca si è trasformata da capitale dell’antiquariato a capitale dell’alto artigianato grazie a Fashion in Flair, la fiera mercato che in poche edizioni si è affermata come uno degli appuntamenti clou del settembre lucchese, offrendo la possibilità di visitare meravigliosi luoghi segreti e di conoscere, toccare, provare, gustare, acquistare prodotti unici, spesso frutto di un recupero contemporaneo di attività tradizionali secolari.
“Ma che ci vai a fare ad AltaRoma?! Roma è morta!” Questo è ciò che mi sono sentito dire ogni volta che nelle settimane antecedenti la manifestazione annunciavo il mio arrivo nella capitale. Lo ammetto, anche io all’inizio avevo qualche perplessità sul da farsi: il costo del viaggio, degli spostamenti e dell’alloggio erano un gran deterrente visto che non mi posso fregiare del titolo di “inviato speciale” di qualche testata (leggi = disponibilità rimborso spese a fondo perso), ma la passione per quello che ritengo sarà il mio campo di lavoro futuro, la curiosità nei confronti delle celebrazioni per il decimo…
Dal 31 maggio a Londra sta andando in scena la Graduate Fashion Week, una mini settimana della moda dedicata alle collezioni di studenti provenienti da oltre 40 delle migliori scuole di moda del mondo. Come al solito tante ispirazioni, provocazioni, novità, e in alcuni casi anche tanti dubbi sull’effettivo prestigio di alcuni istituti. Polemiche a parte sui metodi d’insegnamento che invitano a copiare “reinterpretare” i grandi maestri giapponesi e gli Antwerp Six (a loro volta profondamente influenzati dai precedenti), sembra che anche l’immaginario pop di Jeremy Scott riscuota una certa ascendenza sulle nuove generazioni di stilisti. Seguendo la diretta da front-row della…
Milano, è l’ora di pranzo di uno dei giorni più impegnativi della fashion week e mentre un lieve vento gelido arrossa i nasi del popolo della moda in attesa delle sfilate, nella tranquillità del centralissimo Hotel Straf una donna dal fascino misterioso accoglie la stampa di settore per presentare la collezione autunno inverno 2014 del suo brand, Divisione Protagonista. Divisione Protagonista – FW2014